Cosa Significa Essere Transgender?

Ne hai sentito parlare tantissime volte, ma sapresti dare una spiegazione chiara e precisa di cosa significa transgender? Qui trovi tutte le risposte.

Cosa Significa Essere Transgender
INDICE

Probabilmente, più che di transgender avrai sentito parlare di transessuale. A questa parola, ritenuta ormai obsoleta, viene preferito transgender. Si tratta di un termine generico che racchiude tutti gli individui la cui identità di genere non è conforme a quella associata al sesso assegnato alla nascita.

Transgender è una categoria ombrello, inglobando esperienze tra loro eterogenee. Nonostante le molteplici attenzioni alla tematica da parte dei media, quanto puoi dire di conoscere a fondo l’argomento? Vediamo di entrare nel dettaglio e di chiarire ogni eventuale dubbio.

Definizione di transgender

Il termine transgender indica tutte le persone la cui identità di genere e/o espressione di genere differisce dalle aspettative culturali normalmente assegnate al loro sesso di nascita. L’identità di genere è il senso intimo, profondo e soggettivo di appartenenza ad un genere e non all’altro.

Per la comprensione dell’esperienza transgender, è necessario attenzionare anche il concetto di espressione di genere. Si tratta della dimensione esteriore e visibile del ruolo di genere, e include l’aspetto fisico (abbigliamento, capelli, trucco, voce etc.) e i comportamenti che dimostrano alla società quanto un individuo aderisca o meno alle norme sociali e alle aspettative culturali di come uomini e donne debbano essere. Spesso, il termine transgender viene abbreviato in “trans”.

Transgender versus transessuale

Secondo quanto stabilito dall’APA, la parola transessuale sarebbe ormai arretrata e dovrebbe essere utilizzata solo nei casi in cui siano i diretti interessati a rivendicarla. A differenza di transgender, non costituisce un umbrella term, poiché alcune persone transgender non si identificano come transessuali e viceversa.

Il termine transessuale viene privilegiato dagli individui che hanno modificato o intendono modificare i propri corpi attraverso la medicina, come le terapie ormonali, le plastiche facciali, la rimozione del seno, gli interventi di riassegnazione chirurgica del sesso etc.

La maggior parte delle persone preferisce il vocabolo transgender, perché meno “medicalizzato” e maggiormente inclusivo per coloro che non hanno ancora, non possono o non desiderano effettuare la transizione.

Le diverse sfaccettature dell’esperienza transgender

Come avrai ben capito, trattandosi di una categoria ombrello, sono diverse le identità di genere che vengono ricomprese in transgender. Generalmente, infatti, il termine viene utilizzato per riferirsi a quel gruppo diversificato di persone
che attraversano, trascendono o travalicano le definite categorie di genere: transessuali, persone che si travestono, drag queen e genderqueer.

Prima di analizzarle, una piccola curiosità. A differenza di quanto possa ritenere il pensiero comune, le persone transgender sono sempre esistite nella storia. Sono diversi i documenti che lo testimoniano a partire dalle società indigene, orientali e occidentali dell’antichità fino ai giorni nostri.

Transessuali

I transessuali sono persone che alterano o desiderano alterare i loro corpi attraverso terapie ormonali, interventi chirurgici e altri trattamenti medici, per renderli il più possibile congruenti con le loro identità di genere.

L’intervento attraverso cui gli organi genitali vengono adeguati alla propria identità di genere è denominato riassegnazione chirurgica del sesso, anche se più recentemente si predilige l’espressione affermazione di genere. All’interno della categoria transessuale si distinguono:

MtF (male to female)

O, come più correttamente si dice oggi, AMAB (Assigned Male at Birth). La sigla anglosassone si riferisce alle persone nate uomini, che si identificano come donne e desiderano sottoporsi a terapie ormonali e/o chirurgiche per femminilizzare il proprio corpo e poter vivere a tempo pieno nel genere vissuto come proprio. Per riferirsi ad essi, viene impiegata anche l’espressione donne transessuali;

FtM (female to male)

O, come più correttamente si dice oggi, AFAB (Assigned Female at Birth) (assegnato/a maschio/femmina alla nascita). Si tratta delle persone con sesso femminile assegnato alla nascita che sentono di appartenere al genere maschile e desiderano sottoporsi a terapie ormonali e/o chirurgiche per mascolinizzare il proprio corpo e poter vivere a tempo pieno nel genere vissuto come proprio. Vengono indicati anche con l’espressione uomini transessuali.

Cross-dressers

I cross-dressers sono gli individui che sono soliti indossare abiti tradizionalmente o stereotipicamente attribuiti dalla cultura dominante al sesso opposto a quello loro assegnato. Le esperienze sono le più svariate, andando da chi indossa un singolo capo di abbigliamento a chi si traveste completamente.

Nella maggior parte dei casi, le persone che si travestono si sentono a proprio agio con il sesso assegnato alla nascita e non vogliono effettuare la transizione. Il grado di accettazione sociale per il travestimento presenta soglie differenti, a seconda che si tratti di uomini o donne e in base al contesto socio-culturale di riferimento.

Drag queen e drag kings

Queste espressioni indicano le persone che indossano abiti del sesso opposto a quello loro assegnato alla nascita, adottando comportamenti e pose iperfemminili o ipermaschili, allo scopo di intrattenere il pubblico in bar, club e altre tipologie di eventi.

Genderqueer

Il termine genderqueer viene utilizzato per descrivere gli individui la cui identità di genere non rientra nel binarismo di genere.Le persone genderqueer possono identificare sé stesse come uomini e donne al contempo (bigender, pangender, demigirl, demiboy), come né uomini né donne (agender, neutrois), spostarsi tra i generi (genderfluid), oppure ritrovarsi in un terzo genere.

Perché alcune persone sono transgender?

Siamo sicuri che la domanda che ti è balzata in mente quando hai iniziato a leggere l’articolo sia proprio questa. La verità è che non esiste una spiegazione univoca del motivo per cui alcuni individui sono transgender.

Molti studiosi ritengono che siano coinvolti fattori biologici, le prime esperienze del bambino e il vissuto da adolescente e adulto. Sarebbe, dunque, un mix di elementi fisici, psichici, sociali e culturali a contribuire allo sviluppo delle identità transgender.

Non è chiaro, inoltre, se “si nasce” o “si diventa” transgender o cisgender e neanche in base a quali criteri i bambini gender variant persisteranno a identificarsi come transgender una volta raggiunta l’età adulta oppure, al contrario, quali saranno quei bambini che, dopo la conclusione della pubertà, vorranno essere identificati nel genere che è stato loro assegnato alla nascita, sviluppando solitamente un orientamento omosessuale

Transgender e orientamento sessuale

Transgender rientra nello spettro dell’identità di genere. Per tale motivo, deve essere tenuto distinto dal concetto di orientamento sessuale, che si riferisce al sesso di coloro verso i quali si è sessualmente e sentimentalmente attratti. Di solito, gli individui transgender etichettano il loro orientamento sessuale adoperando il genere a cui sentono di appartenere. Così, un uomo transgender, che è attratto dagli uomini, viene identificato come omosessuale.

Come capire se si è transgender

Nei momenti di confusione circa la propria identità di genere, l’istinto primario è di cercare delle risposte facili a una domanda difficile. Purtroppo, non esistono dei parametri certi per affermare o smentire l’identità di genere transgender. Gli spunti a seguire costituiscono solo un primissimo approccio alla materia:

  • Potresti sentire di non adattarti al sesso assegnato alla nascita. Queste sensazioni possono essere dei sentimenti vaghi oppure dei desideri specifici di essere di un genere diverso da quello assegnato.
  • Potresti esplorare comportamenti e atteggiamenti non conformi al genere
  • Potresti sperimentare la disforia di genere

Transgender e disforia di genere

Le diversità o le varianze di genere non devono essere considerate un disturbo psichiatrico da curare con opportuna terapia. A tal proposito, la WPAT, World Professional Association for Transgender Health, ha affermato che l’espressione di caratteristiche di genere, comprese le identità che si collocano al di fuori del sesso assegnato alla nascita, sono un fenomeno comune, che varia da cultura a cultura, e che non dovrebbe essere giudicato come intrinsecamente negativo o patologico.

Tuttavia, l’incongruenza di genere persistente e intensa che genera sofferenza e disagio profondi viene definita disforia di genere dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali. La classificazione internazionale della disforia di genere (in passato, etichettata come disturbo mentale) ha subito un cambiamento di recente, al fine di ridurre il forte stigma nei confronti delle persone transessuali.

Transgender e discriminazioni

Le persone transgender sono spesso soggette a discriminazioni di vario tipo.

Secondo il Trans Monitoring Project, l’osservatorio che monitora il numero degli omicidi di transgender nel mondo, tra il 2017 e il 2018 sono stati uccisi 369 transessuali nel mondo, con un aumento continuo di anno in anno.

Il movente degli omicidi consisterebbe unicamente nella transfobia, ovvero un insieme di sentimenti e atteggiamenti negativi verso la transessualità e le persone transessuali e transgender sulla base della loro identità di genere. Purtroppo, l’Italia è al primo posto nell’Unione Europea per numero di vittime di transfobia con 36 transgender uccisi tra il 2008 e il 2016.

Secondo il report U.S. Transgender Survey, negli Stati Uniti, il 54% dei transgender intervistati ha dichiarato di aver subito delle molestie verbali, il 24 % di essere stato aggredito fisicamente e il 13% di aver subito un’aggressione sessuale.

Nonostante l’ampio interessamento da parte dei media, le discriminazioni nei confronti delle persone transgender sono numerose, sia nel campo lavorativo che in quello sociale. Se ti senti disorientato circa la identità di genere, ricorda che puoi sempre rivolgerti a un professionista. Un esperto del settore saprà fornirti l’aiuto necessario ad affrontare una futura transizione e a eliminare l’eventuale transfobia interiorizzata.

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