4 Alternative al gel lubrificante e cosa NON usare come lubrificante!

Non vuoi usare i lubrificanti "industriali"? Qui ti proponiamo 4 alternative naturali che puoi sfruttare

4 Alternative al gel lubrificante e cosa NON usare come lubrificante
INDICE

Se stai cercando un buon lubrificante intimo, il mercato offre un’ampia varietà di lubrificanti per tutte le esigenze: a base d’acqua o siliconica, profumati e commestibili o ancora lubrificanti specifici per il sesso anale.
Tuttavia, potresti anche decidere di provare un’altra cosa, e cioè un’alternativa al classico lubrificante in commercio.
L’importante è che tu sappia cosa puoi usare in sicurezza, e cosa invece devi assolutamente evitare per non avere problemi.

Perché un’alternativa?

Nella vita ci vuole sempre un piano B! Scherzi a parte, possono esserci tanti validi motivi per un’alternativa, anche semplicemente per il gusto di provare.
Non è in fondo la curiosità l’ingrediente fondamentale per una sana vita sessuale?
Ecco i motivi per cui potresti voler provare un lubrificante fai da te:

  • curiosità
  • sei/siete preso/i da un momento focoso, ma il lube è finito
  • risparmio economico (anche se i lubrificanti in commercio hanno prezzi convenienti)
  • allergie ai prodotti chimici
  • non hai ancora trovato il lubrificante che fa per te

Cosa puoi provare in questi casi?

Alternativa 1: olio naturale

La prima alternativa è quella dell’olio naturale, dove però per olio naturale non intendiamo qualsiasi olio. Ti spiegheremo più avanti perché, ma per ora concentriamoci su questa lista.

Olio di cocco, olio di jojoba, olio di avocado o quello di mandorle dolci sono i più gettonati. Vengono descritti come ottimi lubrificanti, oltre al fatto che posseggono delle proprietà lenitive ed emollienti.

Naturalmente ti consigliamo di acquistare questi oli nella loro versione bio, per non rischiare di ritrovarsi tra le mani un prodotto con additivi chimici.
Sembra poi che l’olio di cocco abbia delle proprietà che lo rendono un alleato contro alcune infezioni da fungo. Sono anche tutti profumati, quindi possono regalare un’esperienza sensoriale particolarmente piacevole.

Alternativa 2: aloe vera

Molti lubrificanti in commercio sono a base d’acqua, quindi privi di silicone, e tra i loro ingredienti principali annoverano proprio l’aloe vera. Del resto tu stesso puoi fare una prova in tal senso. Le nostre nonne sanno benissimo che quando ti scotti un dito o quando hai una piccola infezione, il gel contenuto nelle foglie dell’aloe vera è un vero toccasana. Ecco perché l’aloe vera può essere un ottimo sostituto del lubrificante classico.

Oltre ad essere perfettamente compatibile con la tua pelle, l’aloe vera è anche emolliente e lenitiva, e quindi può anche alleviare qualche piccola eventuale irritazione da sfregamento.
Puoi trovare l’aloe vera in gel presso un negozio specializzato, o puoi anche procurarti una pianta da tenere sempre con te, per prelevare un po’ di gel all’occorrenza.

Ti basta tagliare una foglia e raschiare via il gel che fuoriesce. L’unica accortezza è di non conservarlo a lungo, proprio perché essendo naturale non ha alcun tipo di conservante al suo interno.

Alternativa 3: albumi

Cosa c’entrano gli albumi con il sesso? Beh, se ricordi il celebre film ‘9 settimane e mezzo’, ricorderai anche una scena hot a base di albumi, ma non è questo quello che vogliamo consigliarti.
In realtà i bianchi dell’uovo sono degli ottimi lubrificanti, oltre ad avere proprietà nutritive importanti.

In questo caso però ci sentiamo di non incoraggiare l’uso di questo sistema, a meno che tu non sia assolutamente certo della freschezza delle uova e che poi ti lavi abbondantemente con acqua e un buon sapone antibatterico dopo il sesso. Il motivo è che se le uova non sono fresche potresti contrarre un’infezione da salmonella. Certo il rischio è minimo, e se proprio non hai altro in casa può andare bene.
Altrimenti, leggi oltre.

Alternativa 4: siliconi

Veniamo all’ultima alternativa, quella dei prodotti a base di silicone.
Il principio è lo stesso dei lubrificanti che trovi in commercio, e quindi in questo caso non si tratta di provare qualcosa di naturale. Piuttosto si tratta del buon vecchio riciclo. Perché acquistare qualcosa quando magari nel tuo bagno c’è già un prodotto valido? Quali prodotti potrebbero contenere siliconi?
Creme per capelli, di quelle che tolgono l’effetto crespo.

Ancora, sapevi che ci sono ingredienti siliconici nel primer che usi per truccarti?
Infine, probabilmente hai una crema idratante anti sfregamento.
Per verificare la presenza di siliconi, ti basta guardare l’INCI, o semplicemente la lista degli ingredienti. Se c’è il silicone, deve essere indicato.

Attenzione a queste reali controindicazioni

Attenzione a queste reali controindicazioni

Come abbiamo detto, ogni cosa va usata nel modo consono.
Le controindicazioni in questo caso dipendono però da due cose, e cioè dall’uso e dalle caratteristiche del lubrificante stesso.
Vediamo entrambe.

Oli naturali e preservativi

Se usi degli olii, sappi che non sono compatibili con i preservativi.
Molti profilattici infatti sono già trattati con olio che li lubrifica, e quindi l’esposizione ad un nuovo olio rischia di danneggiarli.
È lo stesso principio della compatibilità, o meglio dell’incompatibilità, dei lubrificanti a base siliconica con i sex toys di silicone. Rischieresti di degradare il prodotto, esponendoti anche al rischio di infezioni.

Scadenza dei prodotti

Attenzione alla muffa! Ricordati che stiamo sempre parlando di prodotti naturali, come potrebbero essere gli olii. Quello di cocco ad esempio, proprio perché non contiene conservanti o additivi, se non viene conservato in luogo fresco e asciutto, rischia di sviluppare muffe, magari invisibili ad occhio nudo, ma in grado di provocare fastidiose allergie resistenti.
Ecco perché è anche raccomandato di non conservare questi prodotti a lungo ma di ‘consumarli’ al momento.

Possibili sintomi derivanti dall’uso errato di un lubrificante fai da te

Fai attenzione alla comparsa di questi sintomi, e se dovesse presentarsi anche solo uno di questi, sospendi l’uso del lubrificante:

  • fai caso se provi bruciori dopo l’applicazione di uno di questi lubrificanti
  • presta attenzione ad eventuali rossori o macchie
  • presta attenzione se hai delle perdite
  • sospendi l’uso se si sviluppa prurito
  • se senti un cattivo odore provenire dalla zona vaginale, sospendi l’uso e approfondisci, potresti avere una piccola infezione

Prova ad eseguire sempre un piccolo test di compatibilità prima di usare uno di questi prodotti alternativi.
Prova il lubrificante nell’incavo del braccio, e se nel giro di qualche ora non noti niente di strano, né a livello di rossore né a livello di prurito, verosimilmente non ci saranno reazioni avverse.

Sai cos’è l’osmolarità?

C’è un concetto importante che dovresti conoscere, almeno in maniera generale, se vuoi provare del lubrificanti alternativi. Si tratta dell’osmolarità.
Se acquisti un lubrificante in commercio, le indicazioni che trovi sulla confezione o sul sito, o comunque sul libretto informativo, sono per legge accurate, e tra queste riportano anche le informazioni sull’osmolarità.
Se usi un gel alternativo, non puoi conoscere questo valore, che invece è molto importante.

Stiamo parlando del numero di particelle disciolte in un liquido, e a proposito di lubrificanti, ciascuno ha un suo livello specifico.
Allo stesso modo anche il tuo corpo, o meglio le zone come la vagina o l’ano, sono caratterizzate da una loro osmolarità.

Cosa significa in parole povere? Che se un lubrificante ha un alto livello di osmolarità, potrebbe interagire in maniera negativa con la mucosa anale o con quella vaginale.
Il danno potrebbe essere a carico anche dello sperma, e se stai cercando di avere un figli potresti privarti di questo dono solo perché non conosci gli effetti di questo concetto.
Nei lubrificanti in commercio, che sono comunque progettati per non impattare negativamente, puoi avere delle informazioni più accurate, mentre per quelli che trovi in casa le cose si fanno più complesse.
È lo stesso discorso che si fa per il pH. Il pH fisiologico della vagina è acido, e se un lubrificante non lo rispetta, può metterti a rischio infezione.
Cosa fare? Niente paura, te lo spieghiamo subito.

Cosa non usare: ce lo dicono l’OMS e la FDA

Cosa non usare ce lo dicono l'OMS e la FDA

La FDA, che è l’acronimo di Food and Drug Administration, è l’organo che si occupa di dettare le linee guida che i vari prodotti devono avere per poter essere immessi in commercio.
Proprio la FDA ha indicato cosa NON usare come lubrificante intimo, e quindi possiamo darti tutte le indicazioni necessarie.
Evita:

  • l’olio di oliva e qualunque olio da cucina
  • il burro
  • la vasellina
  • le creme per il viso
  • le creme per il corpo
  • saliva
  • l’olio per neonati

Anche l’OMS, cioè l’Organizzazione Mondiale della Sanità, si è occupata tra le altre cose dei lubrificanti, ed ha individuato alcune caratteristiche importanti che questi prodotti devono avere.
Smetti quindi subito di usare delle alternative al lubrificante tradizionale se il prodotto causa:

  • rottura o compromissione del preservativo
  • irritazioni
  • perdita della lubrificazione dopo pochissimo tempo

Come avrai potuto imparare, quindi, non tutti i prodotti sono indicati in questi casi.
Quello che devi sempre tenere a mente è che hai a che fare con zone molto delicate come quelle intime.
Certo, in alcuni momenti la passione sembra prendere il sopravvento, ed in realtà lo scopo di questa guida è proprio quello di darti tutti i consigli per godere di più della tua vita intima,
Divertiti in tutta sicurezza, e se per qualche motivo hai bisogno di un lubrificante ma in casa non hai nessuno dei prodotti che ti abbiamo indicato, evita di usare la prima cosa che capita.

Hai trovato questo articolo utile?