Anal Fingering: Preparazione, Tecniche, Posizioni E Molto Altro

Come provare e dare il massimo piacere al lato B: ecco tutte le tecniche e i segreti dell'anal fingering

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Nell’epoca del sesso libero, in cui pratiche un tempo ostracizzate fanno ormai parte del quotidiano, resta un ultimo ostacolo da superare e riguarda uno fra i punti più erogeni e controversi del nostro corpo: l’ano. I pregiudizi sulla stimolazione di quest’area si fondano su convinzioni il più delle volte errate, che per moltissimo tempo hanno contribuito a stigmatizzare il sesso anale.

L’idea che l’ano sia poco igienico o che un rapporto anale debba per forza essere doloroso, per esempio, ha alimentato il pensiero per cui tutto ciò che riguarda questa parte del corpo sia in qualche modo sporco, scoraggiando anche le coppie più curiose. Con un po’ di fortuna questi preconcetti spariranno a breve, grazie a un’informazione più completa e alla voglia di sperimentare tipica dei nostri giorni.

Nel frattempo, sono già moltissime le persone che si dedicano al sesso anale in tutte le sue forme: pare infatti che, secondo le statistiche, il 33,1% degli italiani tra i 18 e i 40 anni lo pratichi regolarmente, a dispetto di quanti dubitano che possa essere piacevole.

A fronte di questi dati, ci auguriamo che pratiche come il rimming, ancora poco conosciuto, la penetrazione anale o l’uso dei cosiddetti anal toy vengano sempre più sdoganate, come lo sono il sesso orale e la masturbazione, praticati rispettivamente dall’80,7 e dal 67% della popolazione.

Anal fingering: cos’è e come funziona

Parlando di sesso anale, il cosiddetto anal fingering è un ottimo punto di partenza per scoprire le moltissime potenzialità di questo tipo di stimolazione; una pratica che non molti conoscono e che può rendere estremamente piacevoli anche i preliminari, proprio come il fingering tradizionale.

L’ano e il tessuto che lo circonda sono assai ricchi di terminazioni nervose e pertanto sensibilissimi al tocco; ecco spiegato perché, se stimolati nel modo giusto, possono dare un enorme piacere. Attraverso il fingering – ovvero con l’uso delle dita – si vanno ad accarezzare i punti più sensibili intorno e all’interno dell’orifizio anale, provocando sensazioni potentissime nel partner. Questo avviene in particolare quando l’eccitazione è ai massimi livelli e determina un forte rilassamento dei muscoli.

Non molti sanno che, nelle donne, l’ano è strettamente connesso al clitoride tramite tessuto muscolare e perineale; non stupisce quindi che sia così sensibile al piacere e rientri a pieno diritto nelle zone più erogene del nostro corpo. Come prepararsi al fingering anale e quali tecniche utilizzare? Qui troverai tutte le informazioni per trarre il massimo del piacere dalla stimolazione dell’ano, comprese tecniche e posizioni.

L’importanza del consenso

Quando si parla di rapporti sessuali, di qualunque tipo essi siano, il consenso sta in cima alla lista delle priorità. Assicurarsi che entrambi i partner siano d’accordo su determinate pratiche è fondamentale per godere appieno dell’intimità. Un concetto che vale a maggior ragione per tutto ciò che coinvolge l’ano: la percezione del piacere varia da persona a persona e mentre non tutti amano farsi toccare in quella zona del corpo, a qualcuno serve solo tempo per abituarsi all’idea.

Niente che non si possa superare parlando e decidendo insieme cosa fare o non fare. Su di un punto entrambi i partner devono necessariamente essere d’accordo: ci si può fermare in qualsiasi momento. Qualora uno dei due percepisse disagio, l’altro avrà il dovere di assecondarlo, senza insistere né costringerlo a continuare. Un impegno doveroso, che presuppone fiducia e rispetto reciproci.

Come prepararsi all’anal fingering

Affinché la sessione di fingering vada per il meglio, è importante che entrambi i partner vi arrivino pronti e ben disposti; chiaramente, ognuno dei due dovrà prepararsi in modo diverso, a seconda che dia o riceva il trattamento. Da cosa iniziare? A nostro parere, l’igiene e un buon lubrificante sono due elementi imprescindibili. Vediamo perché.

1. Igiene

Parlare di sesso senza citare l’igiene è impossibile: qualsiasi attività che preveda il contatto corpo a corpo favorisce lo scambio di fluidi, germi e batteri, potenziali veicoli di malattie. Coinvolgendo aree particolarmente soggette al problema, l’anal fingering richiede attenzioni ancor più scrupolose: in primis nei confronti delle mani, che vanno pulite con cura, anche per evitare che patogeni potenzialmente dannosi finiscano sulle parti intime.

Le verruche anali, per fare un esempio, sono due volte più comuni di quelle genitali e il fingering, insieme ad altre pratiche sessuali che comportano l’uso delle mani, ne è un’importante via di trasmissione. Vediamo nel dettaglio, come procedere alla pulizia:

Igiene delle mani

L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di cospargere il sapone su tutta la superficie delle mani, quindi sfregare palmi, dorsi e lo spazio tra le dita. Infine, concentrarsi con movimenti circolari sulla mano aperta e risciacquare con cura. Questa operazione dovrebbe durare un minimo di 40/60 secondi e dovrebbe garantire la completa rimozione dello sporco.

Ovviamente, un accurato lavaggio delle mani va fatto anche a rapporto finito: i batteri presenti in corrispondenza dell’ano possono persistere a lungo tra le pieghe delle dita, e igienizzarsi adeguatamente prima di tornare alle consuete attività è doveroso.

Uno studio del 2010 ha messo in luce come il 28% del campione esaminato presentasse batteri di origine fecale sulle mani, dato che conferma la facilità con cui queste sostanze si depositano sulle superfici.

Igiene dell’ano

L’igiene dell’ano è, per sua natura, un po’ più complicata. Se è vero che nel retto tendono ad accumularsi residui fecali, è assai improbabile che questi possano fuoriuscire con il solo uso delle dita; ciò non toglie che, prima di passare al fingering vero e proprio, sia consigliabile provvedere a una corretta pulizia della zona. Che questa pulizia debba essere più o meno profonda starà a te deciderlo, in base a quanto in là vorrete spingervi con la sollecitazione manuale.

La cosiddetta doccia anale è un’ottima soluzione per la pulizia del retto: semplice da usare e senza particolari rischi per la salute, questo attrezzo dal nome evocativo è in vendita online con varie forme e colori e si presta all’utilizzo da parte di tutti, anche dei meno esperti.

2. Lubrificazione

Lubrificare l’ingresso dell’ano è fondamentale: che ci si limiti al fingering, all’uso di sex toy o alla penetrazione vera e propria, ricorrere a un prodotto che diminuisca l’attrito può realmente fare la differenza. Un’accortezza da usare sempre e con particolare abbondanza ai primi tentativi, quando ansia e paura del dolore possono giocare brutti scherzi. Per l’anal fingering, suggeriamo di scegliere lubrificanti al silicone, più densi e persistenti di quelli a base d’acqua.

Oltre a questo, applicare un apposito gel evita la possibilità che si verifichino dolorosi incidenti, come tagli e piccole lacerazioni dovute allo sfregamento con le dita. I tessuti anali, così come, più in generale, quelli della vagina e della vulva, sono estremamente delicati e basta pochissimo a provocare irritazioni; proprio per questo sconsigliamo caldamente di praticare il fingering senza la necessaria lubrificazione. Reperire il prodotto giusto è più semplice che mai, grazie all’ampia scelta di gel e creme in vendita.

Nel sesso anale è pratica comune utilizzare la saliva come lubrificante; una soluzione non priva di rischi, che sarebbe meglio evitare. In primo luogo, il suo scopo non è la lubrificazione, e pertanto non risulta efficace come un prodotto espressamente pensato a tale scopo, o come lo stesso fluido vaginale. Inoltre, è provato come l’utilizzo della saliva per i rapporti anali possa essere veicolo di trasmissione per malattie come la gonorrea.

3. Le posizioni migliori per l’anal fingering

Quando si tratta di rapporti anali, fastidio e dolore sono sempre dietro l’angolo: fretta, scarsa esperienza e metodi sbagliati possono creare disagio, facendo naufragare ogni tentativo. Ma perché privarsi di qualcosa che, se fatto nel modo giusto, può rivelarsi estremamente piacevole?

Come abbiamo detto, un’abbondante lubrificazione è indispensabile per evitare disagi di sorta, ma lo è altrettanto adottare tecniche che agevolino le operazioni. Chiaramente, la posizione scelta dovrà essere quanto più comoda possibile per entrambi i partner e consentire un facile accesso all’ano. Una visuale completa della zona anale e perianale favorisce la buona riuscita del fingering, poiché consente a chi lo pratica di tenere sotto controllo la situazione.

Le posizioni più utilizzate sono sostanzialmente quattro:

  • A pancia in giù: il partner che riceve il fingering si posiziona a pancia in giù, con il compagno seduto o sdraiato accanto.
  • Da dietro: comunemente detta posizione della pecorina, questa tecnica prevede che uno dei due partner si metta a quattro zampe, mentre l’altro, posto in piedi o in ginocchio dietro di lui, procede con il fingering. Una posizione che favorisce il pieno accesso all’ano – sia visivo che manuale – e che consente anche un’agevole penetrazione.

    L’alternativa è abbassare la testa, poggiando il viso sul cuscino e mantenendo il fondoschiena alto, in modo che tutta la zona anale sia ben esposta.

  • Sulla schiena: la terza opzione vede il partner che riceve il fingering sdraiarsi sulla schiena e portare le gambe al petto, così da mettere l’ano a completa disposizione del compagno. In questo caso, posizionare un cuscino sotto ai fianchi si rivela utilissimo per alzare il fondoschiena e rendere la stimolazione manuale ancora più efficace.
  • Su un fianco: entrambi i partner sdraiati su un fianco, nella cosiddetta posizione del cucchiaio. Chi riceve il fingering porta le gambe al petto, così che la zona perianale sia a portata di mano, mentre il partner procede con la stimolazione da dietro.

Come praticare l’anal fingering?

Praticare l’anal fingering è piuttosto semplice, ma richiede un minimo di attenzione, specialmente ai primi tentativi; è dunque necessario andare per gradi e con la massima delicatezza, rispettando i desideri del partner.

Non solo sollecitare troppo vigorosamente l’ano potrebbe essere doloroso, ma rischierebbe di lederne i tessuti, provocando le cosiddette ragadi anali; una condizione guaribile in poche settimane che rischia tuttavia di cronicizzarsi, creando danni psicofisici non da poco. Vediamo quindi, passo per passo, come procedere all’anal fingering.

1. Cominciare dall’esterno

Sappiamo bene quanto i muscoli dell’ano oppongano resistenza, quando si tratta di penetrazione. Ecco perché, prima di arrivare a introdurre le dita, è bene accarezzare a lungo la zona perianale esterna; questo innescherà nel partner un meccanismo di eccitazione e relax, favorendo la distensione muscolare. Chiaramente, tutto questo andrà affiancato a un’abbondante dose di lubrificante.

2. Procedere per gradi

Posto che ognuno ha i propri limiti, quando si parla di fingering non esiste una regola fissa: c’è chi ama farsi penetrare da più dita e chi si limita a uno. In ogni caso, è importante che, raggiunto il giusto grado di rilassamento ed eccitazione, si proceda con calma e delicatezza, infilando un dito alla volta.

Consigliamo di iniziare saggiando l’ingresso dell’ano, quindi spingendo il dito leggermente all’interno, senza andare troppo a fondo: l’ideale è inserire la punta, quindi arrivare fino a metà della lunghezza e solo allora infilarlo del tutto. A questo punto, l’ano dovrà abituarsi per qualche istante, prima di passare al movimento.

3. Massaggiare le pareti anali

Molti si focalizzano sul classico movimento dentro-fuori, ma questa tecnica è abbastanza limitante. Poiché l’ano – esattamente come la vagina – non trae piacere solo dalla sollecitazione profonda, è importante dedicare tempo anche alle pareti interne, massaggiandole con una leggera rotazione del dito. Inutile dunque forzare troppo l’apertura, spingendosi più in là possibile; il piacere risiede in tutta la lunghezza del canale anale, anche nella parte iniziale.

Qualche suggerimento per raggiungere l’orgasmo?

  • Piegare ripetutamente la punta del dito in direzione dell’ombelico, aumentando gradualmente la velocità.
  • Muovere il dito in circolo, dapprima lentamente, quindi sempre più veloce.
  • Se si pratica l’anal fingering su un uomo, utilizzare il polpastrello per stimolare la prostata, con movimenti brevi e veloci.
  • Per le donne, roteare lentamente la punta del dito proprio all’imboccatura dell’ano, prima in un senso, poi nell’altro.

4. Se necessario, inserire altre dita

Se il partner lo desidera, è possibile infilare altre dita. Chiaramente, questo andrà fatto con le stesse modalità appena descritte, senza fretta e senza insistere, qualora i muscoli opponessero troppa resistenza. Come detto, non tutti amano farsi penetrare con più dita e un dito solo è più che sufficiente a procurare piacere.

Anal fingerng: i nostri consigli

  1. Prima di dedicarsi al fingering, è bene provvedere a un’attenta manicure, assicurandosi d’avere unghie corte e ben limate. Non solo le unghie lunghe tendono ad accumulare più germi, ma eventuali irregolarità potrebbero causare dolorose ferite al partner.
  2. Non tutti amano toccare la zona anale e perianale. In questo caso, è possibile indossare guanti in lattice monouso o un semplice preservativo da applicare sulle dita; chiaramente, a entrambe queste soluzioni andrà affiancato l’uso del lubrificante.
  3. Praticando l’anal fingering è importantissimo non passare dall’ano alla zona genitale femminile. Una leggerezza che in molti commettono, ma che può rivelarsi assai dannosa: qualora i batteri presenti nell’ano si trasferissero alla vulva, andrebbero a intaccare l’ecosistema vaginale, con conseguenze come, per esempio, la vaginosi batterica. Prima di toccare la vulva, bisogna quindi lavare con cura le mani, così che eventuali residui fecali vengano eliminati.

Conclusione

L’anal fingering può essere estremamente piacevole, a patto che venga praticato nella maniera giusta. Poiché l’ano è ricco di terminazioni nervose, sollecitarlo internamente ed esternamente non solo genera un gran piacere fisico, ma può provocare dei veri e propri orgasmi, tanto negli uomini quanto nelle donne.

Prima di iniziare, è necessario provvedere a una scrupolosa igiene delle mani e del tratto anale; accortezza che impedirà la diffusione di germi e batteri, causa di infezioni poco gradite. Per quanto piacevole da sollecitare, l’ano rimane assai sensibile al dolore e va dunque trattato con delicatezza, soffermandosi a lungo sulla parte esterna e passando alla penetrazione solo quando i muscoli saranno completamente rilassati.

A questo punto, è importante limitarsi a infilare un dito alla volta, soffermandosi abbastanza a lungo perché la muscolatura si abitui. Infine, muoversi lentamente e nel modo giusto è la chiave per determinare l’orgasmo, insistendo sulla prostata negli uomini e su una stimolazione particolarmente intensa nelle donne.

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