Dolori Addominali Dopo I Rapporti Sessuali: Ecco I Possibili Motivi

Cosa lega sesso e dolori addominali? Ecco le risposte a tutte le tue domande

Dolori Addominali Dopo I Rapporti Sessuali
INDICE

Secondo l’American College of Obstetricians and Gynecologists, 3 donne su 4, a un certo punto della loro vita, si ritroveranno a provare un qualche tipo di dolore legato al sesso. Un problema piuttosto comune dunque, che nella maggior parte dei casi non desta preoccupazioni e si risolve da sé.

D’altro canto, il fastidio durante un’attività che, al contrario, dovrebbe suscitare piacere fisico, è un segnale che gli esperti consigliano di non trascurare. In primo luogo perché una sana e felice attività sessuale è parte imprescindibile di un’esistenza appagante, quindi perché dietro a un malessere di questo tipo possono nascondersi patologie che necessitano di cure appropriate. In ogni caso, perché soffrire inutilmente, quando la soluzione è a portata di mano?

La dispareunia

La dispareunia, così si chiama il dolore percepito durante o dopo il rapporto sessuale, può avere un grosso impatto sulla vita di una donna, arrivando a provocare una serie di conflitti interiori: oltre ai problemi strettamente fisici, tra cui, per esempio, la difficoltà a raggiungere un orgasmo o concepire, questa patologia può sfociare in veri e propri blocchi emotivi, problemi nel relazionarsi con gli altri e nell’accettazione del proprio corpo.

Un disturbo che può presentarsi sia all’inizio dell’attività sessuale che più in là negli anni, per cause che vanno accertate di volta in volta da uno specialista. I motivi scatenanti possono essere di varia natura e riflettere una condizione passeggera o più complessa.

Come riconoscere la dispareunia

Esistono sostanzialmente tre tipi di dispareunia: superficiale, profonda e mista. Nel primo caso, il dolore si presenta al momento della penetrazione e riguarda le parti più superficiali della vulva e l’ingresso della vagina. Un fastidio che, molto spesso, impedisce di portare a termine i rapporti, bloccandoli prima ancora che abbiano inizio.

Si parla di dispareunia profonda, invece, quando il malessere compare in seguito alla penetrazione, continuando a dare problemi anche nelle ore e nei giorni successivi all’amplesso. I sintomi riguardano principalmente gli addominali e il pavimento pelvico, con dolori anche di una certa entità. Vi è poi la dispareunia mista, di cui soffre chi presenta fastidio sia durante che dopo l’atto sessuale.

Dolori addominali: tutte le principali cause

Quali sono le principali cause di questi dolori all’addome? In primis, è bene sottolineare come le motivazioni possano essere non solo di natura fisica, ma anche di natura psicologica. Ansia e stress, per esempio, tendono a favorire l’irrigidimento dei muscoli e l’assenza di lubrificazione, creando dolore sia durante che dopo il rapporto.

Lo stesso vale per la paura generata da esperienze traumatiche del passato, da un’educazione eccessivamente rigida e ostile al sesso oppure da un cattivo rapporto con il proprio corpo. Un problema che spesso riguarda anche la masturbazione, impedendo l’uso di vibratori e sex toy in genere.

1. Penetrazione profonda

Molto banalmente, il dolore addominale può essere innescato da una penetrazione molto profonda. In questo caso, i crampi tendono a riguardare anche ano e vagina, creando un malessere diffuso.

Un dolore particolarmente intenso può verificarsi in presenza di utero retroverso; quando ovaie e tube di Falloppio sono posizionate male, è possibile che il pene vada a urtarle, dando luogo alla cosiddetta collisione dispareunia.

Secondo la International Society for Sexual Medicine, l’utero retroverso non creerebbe particolari problemi alla maggior parte delle donne che ne soffrono. Talvolta però, e in special modo con una penetrazione da dietro, il rapporto sessuale può diventare fonte di sofferenza, impedendo alla donna di vivere serenamente la propria intimità. In genere, il rimedio più immediato sta nell’adottare posizioni diverse ed evitare spinte eccessivamente vigorose e profonde.

2. Sforzi muscolari

L’attività sessuale, in particolare se svolta con impeto, richiede fatica e una certa dose di sudore; uno sforzo forse non paragonabile a quello di chi pratica sport, ma che può comunque innescare i cosiddetti crampi muscolari da esercizio fisico. Nonostante gli studi condotti, le cause di questa reazione fisica rimangono tuttora sconosciute: disidratazione e affaticamento neuromuscolare sono, con ogni probabilità, i maggiori indiziati, ma non si hanno chiare evidenze a riguardo.

Si tratta comunque di un disagio passeggero, destinato a scomparire naturalmente nell’arco di pochi minuti.

3. Disturbi dell’apparato riproduttivo: Endometriosi

Riguarda il 10% circa della popolazione femminile in età riproduttiva e si caratterizza per la crescita di cellule endometriali all’esterno dell’utero, dove normalmente risiedono.

Secondo le statistiche, i suoi sintomi ricorrenti e imprevedibili preoccupano 8 donne su 10 affette da questa patologia. Un chiaro segnale dell’impatto che l’endometriosi può avere sulla qualità della vita femminile.

Tra le conseguenze, troviamo appunto il dolore addominale dovuto all’attività sessuale, che si accompagna spesso a un forte disagio a livello pelvico e lombare. A tal proposito, uno studio della University of British Columbia ha rilevato come la dispareunia affligga la metà delle donne con endometriosi, sotto forma di dispareunia superficiale e profonda, dolori di vario genere e sofferenza psichica.

4. Disturbi dell’apparato riproduttivo: Vaginismo

Si parla di vaginismo quando il corpo reagisce a un tentativo di penetrazione contraendo involontariamente i muscoli pelvici e vaginali. Va da sé come questa condizione possa rendere doloroso e spesso impossibile il rapporto sessuale, con disagi che si protraggono anche per più giorni.

Si tratta di un disturbo prevalentemente psicologico, legato a una sorta di fobia della penetrazione, con paure talvolta infondate e poca fiducia nel partner: una patologia che si manifesta con diversi livelli di gravità, dal semplice nervosismo con assenza di libido, fino alla totale chiusura nei confronti dell’atto sessuale, che sfocia, per l’appunto, in dispareunia.

Studi hanno dimostrato come il dolore genito-pelvico da penetrazione dovuto a questo mix di vaginismo e dispareunia sia strettamente correlato a precedenti esperienze di abusi sessuali e psicologici.

5. Disturbi dell’apparato riproduttivo: Infiammazione pelvica

La cosiddetta Malattia Infiammatoria Pelvica (PID) si presenta come un’infiammazione a carico di utero, ovaie e tube di Falloppio. Una patologia che provoca sofferenza all’addome, con dolori che si intensificano durante e dopo i rapporti sessuali.

Generalmente, si tratta di infezioni che nascono nella parte inferiore del tratto genitale per propagarsi, in seguito, a quella superiore; nella maggioranza dei casi, la PID si contrae per trasmissione sessuale, con malattie come la clamidia e la gonorrea.

6. Disturbi dell’apparato riproduttivo: Cisti ovariche

Si parla di cisti ovariche in presenza di sacche di liquido sulla superficie o all’interno delle ovaie. Sebbene nella maggior parte dei casi siano innocue e scompaiano naturalmente, queste formazioni possono provocare una serie di disagi a livello addominale. Tra le problematiche maggiormente riscontrate da chi ne soffre, troviamo: gonfiore, mestruazioni insolitamente fastidiose e dolore pelvico dopo il rapporto sessuale.

Si stima che circa il 20% della popolazione femminile sviluppi, almeno una volta nella vita, questo tipo di cisti: una patologia decisamente comune, che può comparire come conseguenza dell’endometriosi o della sindrome dell’ovaio policistico, un disturbo endocrino tipico delle donne in età fertile.

7. Disturbi dell’apparato riproduttivo: Fibromi

Si tratta di tumori benigni che si manifestano sul tessuto muscolare dell’utero. Anche se di norma non comportano fastidi, possono talvolta causare rilevanti perdite di sangue, infertilità e dolore pelvico. Quest’ultimo in particolare va imputato ai fibromi sottomucosi, che si protendono all’interno della cavità uterina, provocando disagi anche importanti come conseguenza di un rapporto sessuale.

Ulteriori sintomi che indicano la presenza di un fibroma possono essere: dolori alla schiena, costipazione, mestruazioni particolarmente dolorose e abbondanti, frequente urgenza di urinare, sensazione di peso all’addome e difficoltà nel concepimento.

8. Disturbi dell’apparato riproduttivo: Disorgasmia

Si stima che più del 20% delle donne abbia problemi con l’orgasmo. Il disagio si presenta nelle forme più svariate: sensazioni blande e orgasmi rari e difficoltosi, per esempio, ma anche crampi a livello addominale che compaiono in quello che dovrebbe essere il culmine del piacere. Un disagio che gli esperti definiscono disorgasmia e che riguarda sia uomini che donne.

La letteratura scientifica sulla disorgasmia femminile, tuttavia, rimane piuttosto incompleta e superficiale, se rapportata con l’ampia diffusione di questo malessere. Ciò che si conosce con certezza della disorgasmia riguarda il suo sintomo più comune, ovvero un forte dolore pelvico e addominale al momento dell’orgasmo o negli attimi subito successivi; un fastidio provocato, con tutta probabilità, dalle contrazioni della vagina e dei muscoli pelvici.

Le cause

Le cause non sono del tutto chiare, ma i dati fin qui raccolti sembrano indicare un nesso con patologie dell’utero e della vescica quali:

  • Cisti ovariche
  • Endometriosi
  • Malattia infiammatoria pelvica

Inoltre, studi hanno dimostrato come l’uso di farmaci antidepressivi possa favorire questo genere di disturbi. In ogni caso, è importante rivolgersi a un medico che diagnostichi la patologia e prescriva la cura più adatta per tornare ad avere rapporti indolori e, soprattutto, orgasmi.

8. Problemi a vescica e vie urinarie

Chiaramente, avere un disturbo a vescica e vie urinarie non può che influire negativamente sulla vita sessuale. Non solo questi problemi rendono l’espulsione dell’urina assai dolorosa, ma complicano di molto i rapporti intimi, con dolori pelvici e bruciori vaginali che possono durare anche più giorni.

Vale sicuramente la pena di citare le due più patologie più diffuse: infezione alle vie urinarie e cistite interstiziale, un vero e proprio fattore scatenante per la dispareunia.

9. Malattie sessualmente trasmissibili

Infine, le malattie sessualmente trasmissibili. Tra i molti sintomi di patologie come la clamidia e la gonorrea, rientrano anche i dolori in concomitanza col rapporto sessuale. Addominali e zona pelvica in particolare soffrono di questo problema, impedendo una serena vita intima.

Si tratta di malattie che, talvolta, possono rimanere asintomatiche. Per questo è assai importante fare sempre uso del preservativo, anche quando si ignora di averle contratte o si è fatto sesso con pochi partner.

Ulteriori sintomi delle malattie a trasmissione sessuale sono, per esempio, la minzione dolorosa, il sanguinamento durante il coito o perdite anomale dalla vagina. Tutti segnali che dovrebbero metterci in allarme e indurci a fare gli esami di rito.

Conclusione

Il dolore all’addome durante e dopo un rapporto sessuale è più comune di quanto non si creda e affligge una larga fetta di popolazione femminile. Nella maggior parte dei casi, si tratta di fastidi di poco conto e facilmente risolvibili: la penetrazione profonda, ad esempio, ma anche uno sforzo muscolare particolarmente intenso o le stesse contrazioni dovute all’orgasmo possono, di fatto, causare questo genere di disagio, senza destare particolari preoccupazioni.

D’atra parte, le cause del dolore addominale possono essere ricondotte a una serie di patologie, sia mentali che fisiche. Talvolta, stress e vaginismo creano un blocco psicologico tale da rendere assai difficile la penetrazione, con contrazioni pelviche che persistono anche dopo la fine del rapporto.

Lo stesso vale per disturbi legati all’apparato riproduttivo che – questa volta per motivi fisici – possono rendere il coito assai doloroso: utero retroflesso, endometriosi e cisti ovariche, solo per citarne alcuni, alterano la naturale conformazione fisica della donna, provocando sgradevoli dolori post-sesso.

Infine, vale la pena di citare infezioni e malattie a trasmissione sessuale, che per loro natura minano l’equilibrio della vagina, ponendo le basi per un’intimità poco appagante. In tutti questi casi, è sempre consigliabile affidarsi alle cure di un ginecologo e, se necessario, di un buon terapista che risolva eventuali problematiche di tipo psichico.

Hai trovato questo articolo utile?