Ecco I 14 Migliori Vibratori Rabbit Scelti Per Te

Come scegliere il vibratore adatto: 6 cose da valutare

Se questa è a prima volta che leggi una guida sui migliori vibratori, potresti non averne ancora uno ma vorresti provare questa esperienza. Ecco quindi qualche consiglio in più su cosa valutare.

1. Tipo di stimolazione

Come hai potuto vedere, ci sono tantissimi modelli con diverse funzioni ma soprattutto sono studiati appositamente per creare piacere in punti particolari. Se sai di amare la stimolazione clitoridea, allora un Vibratore Rabbit deve essere la tua scelta perché come hai visto hanno una forma particolare. Se invece preferisci un orgasmo vaginale, puoi dirigerti su un modello più semplice con sola stimolazione del punto G, ma ciò non esclude che il modello Rabbit non faccia per te. Anzi, è sempre meglio avere una funzione in più che in meno.

2. Programmi di vibrazione

Ci sono modelli che vanno dai 10 fino ad arrivare a 30. Sicuramente la vibrazione è importante ma valuta se veramente 30 diversi programmi fanno per te. Alcuni potrebbero essere simili e se la differenza di prezzo è troppa per te, allora va bene un vibratore con 10 o poco più programmi. L’importante è saperlo usare bene.

3. Riscaldabile o no?

Alcuni vibratori di buona qualità hanno anche questa interessante funzione. Lo scopo è duplice. Il primo è sicuramente quello di renderlo sempre più simile ad un organo maschile, e quindi abbastanza caldo. In questo modo aumenta il tuo piacere avendo l’impressione che ti stia penetrando un pene vero. Il secondo motivo è per invogliare a giocarci anche quando fa freddo. Sicuramente nelle giornate invernali non fa piacere infilarsi un oggetto freddo nelle zone intime. Grazie al calore sprigionato, invece, regala una piacevole sensazione di calore in tutto il corpo, aiuta a “riscaldarsi” sessualmente e a raggiungere più facilmente l’orgasmo.

4. Pile o ricarica USB?

In realtà ci sono sempre le pile, anche nelle versioni con ricarica USB. La differenza è che in alcuni modelli queste non si possono sostituire perché sono ricaricabili attraverso un filo. Ci sono invece modelli che hanno un alloggiamento per le pile che vanno sostituire quando scariche. Ovviamente, anche in questo caso si possono acquistare quelle ricaricabili ma dovranno comunque essere rimosse prima di attaccarle ad un caricatore. Entrambi i modelli hanno dei vantaggi/svantaggi.

Ricarica USB: hanno un comodo filo USB universale e quindi puoi ricaricare il tuo vibratore con un adattatore direttamente alla presa di corrente oppure al PC o ad una power bank. Non dovrai acquistare pile e ricordarti di avere sempre una scorta. Il contro è che devi tenerlo sempre carico altrimenti se all’improvviso avrai voglia, non potrai usarlo se non dopo che si sarà caricato.

Pile: Le pile possono essere un po’ scomode però non dovrai aspettare tempi di ricarica. Basta fare una piccola scorta o tenerne sempre un paio sempre cariche ed utilizzare il tuo vibratore in ogni momento. Non rimarrai mai senza e puoi portarlo sempre con te anche dove non ci sono attacchi USB sempre disponibili.

5. Dimensione

In commercio ci sono sicuramente vibratori dalle dimensioni generose ma magari peccano di tante funzionalità che rendono la masturbazione più divertente. Proprio come in un rapporto di coppia, le dimensioni non sono tutto ma sono più importanti le modalità. In poche parole, è meglio un vibratore dalla forma particolare che stimola tanti punti, che si riscalda e che ha tanti tipi di vibrazione piuttosto che uno grande e senza “personalità”.

6. Materiali

Saper scegliere il materiale adatto è importantissimo soprattutto per la salute. Al di là di quale preferisci perché più bello, comodo o intrigante, è sempre meglio conoscere quali sono quelli sicuri e quelli da evitare.

Silicone: Si tratta di un materiale non poroso, molto utilizzato per i sex toys. Si presenta come morbido ed è tollerato da quasi tutti i tipi di pelle. La sua durata è molto lunga e non si deforma o rovina nel tempo. La non porosità garantisce una buona resistenza ai germi e quindi molto sicuro. L’unica piccola pecca è forse il prezzo, non proprio economico, ma comunque abbordabile.

Gelatina: I vibratori in gelatina sono perfetti se desideri una dolce sensazione sulla pelle. Sono estremamente delicati e l’uso frequente potrebbe rovinarli. Vanno quindi utilizzati,ma anche lavati, con estrema cura. Per farli durare più a lungo puoi usarlo con i preservativi.

Lattice: Altro non è che un tipo di gomma molto porosa. Sicuramente lo conoscerai perché si utilizza anche per realizzare guanti, preservativi, guanciali e materassi, ecc. I vibratori in lattice vanno lavati con cura (senza utilizzare prodotti aggressivi contenenti alcool) e spesso provocano allergie nelle persone sensibili. Assicurati sempre che la tua pelle sia compatibile.

Metallo: Si trova soprattutto in acciaio lucidato. Ovviamente è molto bello, elegante e non si deforma. Al alcune donne piace molto perché sono resistenti, duri e belli da vedere. Ci si può divertire un bel po’ siccome si può riscaldare (sempre seguendo le istruzioni) oppure metterlo nel congelatore prima dell’uso.

TPE: Materiale sintetico che viene spesso trattato per renderlo più morbido, malleabile oppure più resistente e duro. Non sono di altissima qualità e spesso attirano molti germi e batteri. Di contro si possono lavare anche con soluzioni a base alcolica e la loro pulizia è estremamente veloce e comoda.

Legno: Il legno è un materiale naturale ed è molto scelto da chi vuole divertirsi, ma ha anche un occhio di riguardo alla natura e alla sua tutela. Sono tantissimi i giochi sessuali realizzati prevalentemente in padouk o legno derivante dall’albero di ulivo. Ovviamente sono lavorati e trattati per renderli conformi e totalmente sicuri.

TPR: Un mix tra la gomma e la plastica. Ne prende tutti i vantaggi e gli svantaggi. Tra i primi c’è sicuramente la leggerezza ma anche l’estrema flessibilità e si lava facilmente anche ad alte temperature. Di contro, però, deve essere conservato al riparo da luce e calore ed il suo costo è leggermente elevato.

PVC: Data la sua estrema resistenza, non si deforma ne si piega. Queste caratteristiche sono perfette per realizzare giochi sessuali anali. Il prezzo di questo materiale è molto contenuto e per lavarlo non bisogna avere accortezze particolari. Spesso vengono però aggiunte sostanze pericolose e tossiche (se in dosi superiori a quelle ammesse dalla legge) come gli ftalati per renderlo più morbido e simile ad un organo maschile. Il modo migliore per usarlo in sicurezza sarebbe quindi quello di utilizzarli sempre con un profilattico di buona qualità.

Vetro: Scelta di grande stile, il vetro è anche apprezzato nel mondo dei sex toys. Si presenta come molto resistente ed è sempre consigliabile riscaldarlo leggermente in acqua tiepida per qualche minuto prima di usarlo. Non presenta porosità e quindi i batteri non hanno molto modo di proliferare. Per il lavaggio basta un pentolino con acqua bollente. Occhio però che essendo un prodotto di “classe” è anche abbastanza costoso.

Perchè usare un vibratore rabbit? E quali alternative esistono?

Il motivo per cui le donne si orientano spesso sui vibratori rabbit è per garantire a sè stesse la stimolazione del clitoride. E per fortuna che li hanno inventati! Diversi studi hanno infatti ormai constatato che la maggior parte delle donne ha bisogno di questo tipo di stimolazione per raggiungere l’orgasmo, mentre la stimolazione delle pareti vaginali e del punto G contribuiscono all’eccitazione in tante di loro.

E’ per questo motivo che, se rientri nel gruppo appena citato, un vibratore rabbit è il regalo più bello che tu possa fare a te stessa.

Esistono delle alternative?

Beh, per fortuna sì! Almeno possiamo divertirci e variare, senza mai annoiarci e provando sensazioni diverse (cosa fondamentale per capire e conoscere il nostro corpo). Le alternative per il clitoride sono in primo luogo i succhia clitoride, tra cui i più famosi Womanizer e Satisfyer.

Seguono poi i vibratori butterfly, detti anche “vibratori indossabili”, poichè sono studiati per essere indossati sotto la biancheria intima. Alcuni sono solo per clitoride, altri hanno anche un fallo per la penetrazione.

Ma non è finita qui: puoi infatti usare anche i “super-hyped” massaggiatori per vagina, resi famosi da Sex and the City, o ancora i vibratori da dito.

Se invece cerchi qualcosa da usare insieme al tuo lui, ti consigliamo vivamente i vibratori di coppia!

Pulizia del vibratore: Consigli per non sbagliare

Pensiamo adesso alla manutenzione del tuo giocattolo sessuale. Come ogni cosa, se ne avrai cura, durerà a lungo e non dovrai acquistarne un altro dopo poco tempo. Prima di tutto devi sapere che la pulizia dipende dal tipo di materiale e se è poroso o non poroso. Quindi il primo passo è sicuramente quello di sapere come è stato realizzato.

Queste di seguito sono solo indicazioni generali. Prima di procedere alla pulizia consulta sempre il foglio e le indicazioni che escono insieme al vibratore. Il produttore potrebbe consigliare un metodo diverso per il suo vibratore. Dai sempre priorità alle istruzioni in modo da non invalidare la garanzia.

Silicone

Il silicone è un materiale molto comune per la realizzazione dei giocattoli erotici. Puoi lavarli con un qualsiasi sapone non aggressivo (possibilmente neutro) e abbastanza calda ma non bollente. In commercio trovi anche miscele già pronte contenente antibatterico. Ma se li lavi sempre prima e dopo ogni uso, va bene anche il metodo più economico.

Plastica

In questo caso, gli esperti consigliano di lavare il vibratore con un po’ di alcol ed una pezzetta delicata e non corrosiva. L’importante è non grattare e non usare retine di ferro. Una volta disinfettato, sciacqualo di nuovo con sola acqua corrente ed asciugalo bene.

Lattice

Anche in questo caso non bisogna usare pezze o spugne abrasive. Basta un po’ di sapone delicato e acqua calda. Strofina leggermente tra le mani e lavalo fino a quando il detergente non sarà andato via. Asciugalo sempre bene prima di riporlo nella sua confezione o di usarlo.

Gelatina

Un materiale perfetto per i vibratori perché regalano una piacevole sensazione. Purtroppo però sono più delicati e vanno lavati con cura. Fortunatamente è sufficiente un comune sapone antibatterico neuro e acqua calda. Un’accortezza per aumentare la “vita” dei vibratori realizzati in gelatina potrebbe essere quella di usare i profilattici.

Metallo

I vibratori in metallo, se 100% impermeabili, si possono mettere in un pentolino con acqua bollente e sapone neuro e far disinfettare per qualche minuto. Dopodiché è sufficiente asciugarlo con cura e diventa come nuovo.

Non usare il vibratore quando sporco o se è presente ancora detergente o acqua di lavaggio. Non usare il phon per accelerare l’asciugatura.

FAQ sui vibratori rabbit

Cerchiamo qui di rispondere alle domande più comuni che molte persone si pongono sui vibratori. L’intento è quello di fornire soluzioni a dubbi più frequenti.