Sesso Orale E Malattie Sessualmente Trasmissibili: Tutto Quello Che Dovresti Sapere

Non solo penetrazione: ecco perché è fondamentale proteggersi sempre!

Sesso Orale E Malattie Sessualmente Trasmissibili
INDICE

Con il termine malattie sessualmente trasmissibili ci si riferisce a tutte quelle patologie che si possono contrarre attraverso un rapporto sessuale. In genere, queste vengono associate al classico rapporto vaginale e, soprattutto, al rapporto anale.

Un pregiudizio che ha alimentato a lungo falsi miti e convinzioni pericolose, spingendo milioni di persone a sottovalutare i pericoli di pratiche sessuali apparentemente innocue.

Se è vero che i rapporti con penetrazione sono i più rischiosi, è bene ricordare come anche la masturbazione e il solo contatto tra parti intime possano talvolta rivelarsi un efficace mezzo di trasmissione.

In tutti questi casi dunque, è importante prestare la massima attenzione, curando l’igiene delle mani ed evitando scambi di fluidi intimi, in particolare quando si intrattengono relazioni nuove o occasionali.

Secondo le statistiche, nel solo 2019 sono stati più di 2 milioni e mezzo i casi di malattie sessualmente trasmissibili negli Stati Uniti, con una netta maggioranza di donne contagiate. In cima alla classifica delle patologie più contratte, la clamidia, trasmissibile in particolar modo con la penetrazione anale e vaginale, ma anche attraverso il sesso orale.

A proposito di sesso orale, non tutti ne conoscono le potenziali conseguenze sulla salute: si tratta infatti di una pratica che, grazie al contatto fra bocca e parti intime, può facilmente sfociare in contagio.

Un argomento che vale la pena di approfondire, per comprenderne a fondo i rischi e tutti i modi per evitarli. Fortunatamente, per non incappare in spiacevoli conseguenze non serve rinunciare al sesso orale; basta praticarlo con consapevolezza, adottando poche, semplici precauzioni.

Perchè prestare attenzione al sesso orale

Le malattie che si contraggono con il sesso orale possono essere di vario genere e, anche quando si rivelano asintomatiche, rischiano di provocare gravi danni alla salute. I primo luogo, come si verifica il contagio?

Come avviene il contagio

Il contagio avviene da bocca a genitali e da genitali a bocca. Secondo il Centers for Disease Control and Prevention, ovvero l’Agenzia di Pubblica Sanità degli Stati Uniti, le modalità di trasmissione sono due:

  • Praticando sesso orale su vagina, pene o ano di una persona con malattia sessualmente trasmissibile a retto o genitali. In questo caso, il contagio avverrà ai danni del cavo orale.
  • Ricevendo sesso orale a vagina, pene o ano da una persona affetta da malattia sessualmente trasmissibile al cavo orale. Qui si verificherà l’evento opposto, ossia il contagio degli organi genitali da parte del cavo orale.

Chiaramente, è possibile avere entrambe le tipologie di infezione – alla gola e ai genitali – ed è altrettanto possibile che questa si propaghi a diverse parti del corpo, con conseguenze via via più gravi man mano che il tempo passa.

N.B. Perché il contagio avvenga, non è necessario raggiungere l’orgasmo, né maschile, né femminile. Saliva, fluido lubrificante vaginale, liquido pre-eiaculatorio e, più in generale, tutti i tessuti e le mucose di bocca e parti intime sono veicoli di trasmissione.

Tutte le malattie che possono essere trasmesse col sesso orale

Vediamo dunque quali sono le principali malattie trasmissibili con il sesso orale.

1. Clamidia

Come abbiamo visto, la clamidia risulta al primo posto tra le malattie a trasmissione sessuale più diffuse. Un patologia che si contrae in particolare con la penetrazione anale e vaginale, ma che si manifesta spesso e volentieri anche a seguito di rapporti orali, praticati da entrambi i sessi.

Responsabile dell’infezione è il batterio Chlamydia trachomatis, che può intaccare, oltre ai genitali, anche la gola, i polmoni, il retto e il tratto urinario.

Pericolosità e sintomi

Nonostante sia perfettamente curabile e la maggior parte di chi ne soffre resti asintomatico, una diagnosi tempestiva rimane fondamentale per evitarne la diffusione e risvolti potenzialmente gravi; si stima infatti che la clamidia aumenti il rischio di contrarre l’HIV o, nelle donne, di sviluppare carcinomi cervicali.

Fra i principali sintomi di questa patologia troviamo: dolori al basso ventre, perdite vaginali anomale, difficoltà a urinare e rapporti sessuali dolorosi. Quali sono le conseguenze?

Malattia infiammatoria pelvica

Generalmente asintomatica, si sviluppa come conseguenza del passaggio di batteri dalla vagina agli organi genitali interni. Se non diagnosticata e adeguatamente curata, può indurre problemi nel concepire e portare a termine una gravidanza; non a caso è la prima responsabile di gravidanze extrauterine.

Infertilità

Il batterio della clamidia è tra le cause più aggressive di infertilità. Un’infezione che si sviluppa nella cervice, per poi diffondersi anche all’endometrio e infine alle tube di Falloppio, minando le possibilità di concepimento.

Gravidanza ectopica

Una condizione che si verifica quando l’embrione va a impiantarsi al di fuori della cavità uterina. Nella maggior parte dei casi avviene nelle tube di Falloppio, ma può capitare che l’impianto ectopico abbia luogo nell’addome, nelle ovaie o nella cervice. Chiaramente, questo rende la gestazione assai rischiosa, in particolare quando il problema non viene diagnosticato.

Epididimite

Un’infiammazione acuta che colpisce gli uomini, intaccando il cosiddetto epididimo, cioè l’organo situato dietro al testicolo e che ha il compito di raccoglierne gli spermatozoi. Perdite, gonfiori e dolori ad addome e testicoli sono i sintomi principali di questo disturbo, con tutte le conseguenti difficoltà.

Orchite

Altra patologia prettamente maschile. L’orchite consiste nell’infiammazione di uno o entrambi i testicoli e può propagarsi al resto dell’apparato genitale, con complicazioni anche gravi, come la sterilità.

Artrite reattiva

Ai tratta di un’infiammazione alle articolazioni che colpisce in maggioranza gli uomini, ma può verificarsi anche nelle donne.

2. Gonorrea

Una malattia che colpisce per la gran parte soggetti in giovane età, tra i 15 e i 24 anni. La gonorrea è provocata dal batterio Neisseria gonorrhoeae e, come la clamidia, può riguardare cavo orale, tratto urinario, retto e genitali.

Si tratta di una malattia particolarmente insidiosa: recenti studi hanno rilevato come la trasmissione possa avvenire anche attraverso semplici baci, oltre che praticando sesso con penetrazione e sesso orale non protetto.

Pericolosità e sintomi

La gonorrea che colpisce la gola compare una settimana circa dopo il contagio e può manifestarsi con una semplice infiammazione del cavo orale.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi rimane asintomatica ed è quindi difficile diagnosticarla prima che crei problemi più seri; per questo è importante fare spesso gli appositi accertamenti, in particolare quando si hanno partner occasionali o ci si appresta a iniziare una nuova relazione.

Le principali conseguenze sono molto simili a quelle già descritte per la clamidia:

  • Infertilità maschile e femminile
  • Maggiori possibilità di contrarre infezioni secondarie, come candida, clamidia, sifilide e HIV
  • Perdite vaginali anomale
  • Malattia infiammatoria pelvica
  • Pelvioperitonite

3. Sifilide

La sifilide non è una malattia a esclusiva trasmissione sessuale: per la letteratura scientifica, seppur rari, non mancano casi di contagio con trasfusioni di sangue e trapianto di organi. Inoltre, può passare da madre a figlio durante la gravidanza o al momento della nascita attraverso il canale vaginale.

Quanto al sesso orale, insieme alla penetrazione rappresenta senza dubbio la maggior fonte di contagio. Secondo il Centers of Disease Control and Prevention, la diffusione di questa malattia infettiva riguarda perlopiù uomini omosessuali, ma in tempi recenti si sta ampliando con forza anche agli etero, sia maschi che femmine.

Pericolosità e sintomi

Il contagio avviene tramite contatto diretto con un’ulcera sifilitica, ossia una lacerazione che si verifica di norma in corrispondenza di ano, vagina, pene, bocca e labbra; proprio per questo i rischi di contrarla con il sesso orale sono particolarmente alti.

Diagnosticare e curare questa patologia è importantissimo, poiché col tempo rischia di compromettere la funzionalità degli organi vitali.

La sifilide si manifesta in 3 stadi ben distinti:

  • Sifilide primaria: si caratterizza per la formazione di ulcere indolori su ano, bocca, labbra o genitali.
  • Sifilide secondaria: in questa fase possono comparire febbre, linfonodi ingrossati ed eruzioni cutanee.
  • Sifilide terziaria: il terzo e ultimo stadio può manifestarsi dopo anni di silenzio e segna un netto peggioramento dello stato di salute. A questo punto, la malattia ha già intaccato cuore, cervello, fegato, ossa e sistema nervoso.

4. Herpes simplex

L’Herpes simplex è un’infezione di tipo virale per cui, al momento, non esiste cura. Uno dei fattori di rischio per la comparsa di questa malattia è il numero di partner sessuali: chiaramente, maggiore è la propensione ad avere molti partner, maggiori saranno le possibilità di contrarre e trasmettere il virus.

A questo proposito è fondamentale prendere sempre le giuste precauzioni, che si tratti di sesso orale, anale o vaginale.

Pericolosità e sintomi

L’herper simplex rimane nella gran parte dei casi asintomatico, ragion per cui si diffonde assai facilmente.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che il 67% degli uomini al di sotto dei 50 anni soffre di herpes simplex di tipo 1, mentre il 13% ha contratto l’infezione di tipo 2; numeri che confermano l’elevata trasmissibilità del virus.

Vediamo, nello specifico, in cosa si contraddistinguono le due tipologie di herpes.

Herpes simplex di tipo 1

Si tratta di un virus a replicazione nucleare, che si trasmette in genere attraverso il contatto con lesioni infette e fluidi corporei. Non sorprende dunque che bacio e sesso orale siano di gran lunga i veicoli di contagio più diffusi.

Questo tipo di herpes intacca labbra, mucosa gengivale, buccale, lingua, palato duro e palato molle, così come genitali, ano e retto. Nelle aree coinvolte – e soprattutto nella zona delle labbra – compaiono vesciche e lesioni ulcerose; una patologia che colpisce in modo particolarmente aggressivo gli immunodepressi e che, se non del tutto curata, può essere trattata per ridurne gli effetti e la frequenza.

Herpes simplex di tipo 2

Si trasmette via sesso orale e penetrazione e può causare patologie anche gravi. Già da molti anni una serie di studi ha individuato un nesso causale tra l’herpes simplex di tipo 2 e lo sviluppo di carcinoma cervicale uterino, tra i tumori maligni più comuni nelle donne.

Questo genere di herpes, come quello di tipo 1, rimane in prevalenza latente, ma può diventare pericoloso se colpisce il sistema nervoso centrale. Tra le conseguenze potenzialmente mortali, vale la pena di citare l’encefalite erpetica, una malattia che, se non adeguatamente curata, ha percentuali di mortalità che sfiorano il 70%.

5. Papilloma Virus

Con i suoi 330 milioni di anni, il papilloma virus (HPV) è tra i più antichi virus di cui si conosca l’esistenza. Ad oggi, gli studi sulle infezioni orali da HPV rimangono scarsi, ma gli scienziati hanno individuato il veicolo di contagio più comune, ovvero la saliva.

Il contatto bocca a bocca e il sesso orale si rivelano dunque assai efficaci nella diffusione del virus; non per niente si tratta d’una malattia sessualmente trasmissibile comunissima, tanto nell’uomo quanto nella donna.

Pericolosità e sintomi

Le manifestazioni cliniche benigne più note di un’infezione da papilloma virus sono il papilloma orale e l’iperplasia epiteliale focale, una patologia che colpisce le mucose della bocca.

Oltre ad avere ampissima diffusione, questo virus è causa di circa il 20% dei tumori provocati da virus che si manifestano annualmente nel nostro Paese; e non si parla più solo di tumore alla cervice uterina, poiché sempre più studi hanno rilevato legami tra il papilloma virus e l’insorgenza di cancro in altre parti del corpo, anche negli uomini.

Oltre a fare sesso protetto e regolari pap test, la vera svolta per combattere il papilloma virus è l’utilizzo del vaccino quadrivalente, che in soli 8 anni ha ridotto dell’89% i contagi tra le ragazze dai 14 ai 24 anni e dato il via a una sorta di immunità di gregge che lascia ben sperare per il futuro.

Con il miglioramento del vaccino e la sua estensione anche alla popolazione maschile si avrà una copertura sempre maggiore e più efficace.

6. HIV

Il virus dell’immunodeficienza umana si contrae principalmente tramite rapporti sessuali, in particolare di tipo anale.

Scientificamente parlando, la trasmissione dell’HIV via sesso orale è molto improbabile, anche se non impossibile. Eventuali piccole lesioni all’interno della bocca potrebbero eccezionalmente favorire il contagio ma, di norma, la mucosa orale risulta assai poco “aggredibile” rispetto ad altre parti del corpo.

Il motivo risiede con tutta probabilità in una serie di fattori antivirali presenti all’interno delle mucose, che contrastano attivamente il virus, impedendo la trasmissione.

Come evitare di contagiarsi con il sesso orale

I sistemi per evitare una malattia sessualmente trasmissibile esistono e sono molto efficaci.

Senza soffermarci sull’astinenza, che rappresenta certamente la scelta più sicura, ma anche la meno auspicabile, gli esperti consigliano sostanzialmente 4 opzioni:

  • 1. Utilizzare il preservativo durante la fellatio
  • 2. Utilizzare un’apposita barriera protettiva quando si pratica il cunnilingus o il rimming, cioè la stimolazione orale dell’ano
  • 3. Evitare di condividere sex toy o, se non se ne può fare a meno, provvedere a una perfetta igienizzazione
  • 4. Evitare di scambiarsi fluidi orali o genitali con le mani

Oltre a queste norme precauzionali, è fondamentale sottoporsi con regolarità a test e screening che rilevino eventuali infezioni già in corso, per risolvere il problema prima che degeneri in qualcosa di più grave.

In primo luogo il test per l’HIV – consigliato a tutti gli individui sessualmente attivi dai 13 ai 64 anni – quindi il pap test, capace di rilevare il papilloma virus con tutte le sue complicanze; infine, gli esami necessari per capire se e quali malattie sessualmente trasmissibili abbiamo contratto.

Conclusione

Sebbene trascurato, il sesso orale può essere veicolo di contagio per una serie di malattie sessualmente trasmissibili: lo scambio di fluidi dovuti all’eccitazione e all’orgasmo, per esempio, insieme alle piccole lacerazioni che contraddistinguono le parti intime e il cavo orale favoriscono il passaggio di virus e batteri, dando luogo a patologie potenzialmente gravi.

Tra queste, clamidia, gonorrea, herpes e sifilide, per fare qualche esempio, ma anche virus ben più problematici, come l’HIV. Poiché gran parte di tali patologie può restare silente, non sempre è facile avere una diagnosi tempestiva ed evitare complicazioni più gravi.

Per questo motivo è fondamentale sottoporsi a esami periodici che rilevino eventuali contagi; la mancata cura può infatti portare a conseguenze come l’infertilità e favorire l’espansione ad altri organi del corpo.

Evitare di incorrere in malattie trasmissibili con il sesso orale è relativamente semplice: basta adottare le dovute precauzioni e prestare attenzione ai propri comportamenti.

Innanzitutto, gli esperti consigliano di indossare il preservativo anche durante la fellatio e usare apposite protezioni per il cunnilingus; oltre a questo, è bene mantenere una perfetta igiene, evitando di trasportare i batteri a bocca e genitali attraverso le mani o con l’uso di sex toy.

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