Come Funziona L’orgasmo Maschile?

Tutto quello che c'è da sapere sull'orgasmo maschile: tra scienza, miti e qualche sorpresa

Come Funziona L'orgasmo Maschile
INDICE

Pur senza la complessità dell’orgasmo femminile, che per natura e meccanismi appare assai più articolato, l’orgasmo maschile rimane un fenomeno affascinante e ricco di misteri. Dal desiderio all’eiaculazione, sono molti gli aspetti psicofisici ancora da chiarire e meritevoli di ulteriore approfondimento.

Biologicamente parlando, l’orgasmo maschile ha uno scopo ben preciso: immettere sperma nel canale vaginale. Questo, chiaramente, allo scopo di generare una gravidanza.

Al di là della mera funzione riproduttiva, questo picco di piacere può essere raggiunto in più modi: con il sesso orale, per esempio, capace di scatenare emozioni psicofisiche fortissime nell’uomo, così come con la masturbazione, sia praticata da solo che in coppia.

Variare le proprie abitudini sessuali, senza limitarsi al classico rapporto vaginale, è un ottimo modo per mantenere viva la relazione e stimolare i meccanismi psicologici che favoriscono l’orgasmo.

Via libera anche ai sex toy e al sesso anale dunque, per sperimentare sensazioni e pratiche sessuali sempre diverse, senza precludersi niente. Ma come funziona l’orgasmo maschile? Quali sono le sue caratteristiche?

Orgasmo e testosterone: qual è il legame?

Gli ormoni, e in particolare il testosterone, stanno alla base dell’eccitazione: se nelle donne questo si traduce in lubrificazione vaginale, negli uomini significa invece erezione; un elemento imprescindibile per il rapporto sessuale vero e proprio e dunque, indirettamente, anche per l’orgasmo.

Secondo gli studi, i livelli di testosterone si alzerebbero sensibilmente con l’astinenza, per raggiungere il picco massimo a 7 giorni dall’ultima eiaculazione; ciò dimostra un chiaro legame tra questo ormone e l’orgasmo.

Tutte le fasi dell’orgasmo maschile

Esattamente come per le donne, il ciclo dell’attività sessuale di cui fa parte l’orgasmo maschile si svolge in 4 fasi:

  1. Eccitazione
  2. Plateau
  3. Orgasmo
  4. Risoluzione e periodo refrattario

1. Eccitazione

In questa prima fase il desiderio ha un ruolo imprescindibile, poiché dà il via al meccanismo che porterà all’erezione; un evento determinato da fattori psicologici e ormonali, che richiede complesse interazioni tra sistema nervoso centrale ed elementi locali.

L’uomo percepisce dunque un input, che può essere di tipo fisico o psicologico e che accende l’interesse per il sesso: può trattarsi di baci o carezze, ma anche di stimoli visivi e sensoriali d’altro tipo. La scienza ha dimostrato come anche le fantasie erotiche e l’immaginario personale trovino grande spazio in questo processo.

A questo punto, attraverso la spina dorsale, il cervello invia un segnale ai genitali, mettendoli in moto perché inneschino l’indurimento del pene: la pressione aumenta, con arterie che si dilatano per lasciar scorrere più velocemente il sangue e irrorare i tessuti spugnosi.

Allo stesso tempo, le vene si chiudono, evitando che il flusso sanguigno venga drenato all’esterno; un sistema articolato che conduce infine alla completa erezione.

2. Plateau

Se l’erezione è il primo passo perché il rapporto sessuale o la masturbazione abbiano inizio, il plateau rappresenta la fase subito precedente dell’orgasmo.

La frequenza cardiaca aumenta sensibilmente, così come la tensione dei muscoli, che si contraggono generando movimenti involontari del bacino; uno stato fisico che può durare da un minimo di 30 secondi fino a un massimo di 2 minuti, preparando il corpo al culmine del piacere.

È in questa fase che, attraverso l’uretra, defluisce il cosiddetto liquido pre-eiaculatorio, un fluido prodotto dagli organi genitali maschili allo scopo di facilitare l’eiaculazione e proteggere gli spermatozoi.

Il liquido pre-eiaculatorio non è vero e proprio sperma ma, come provato scientificamente, può contenere spermatozoi. Per questo motivo – e per prevenire malattie sessualmente trasmissibili – è importante che ogni rapporto avvenga con l’utilizzo del preservativo, dall’erezione e fino alla fine dell’orgasmo.

3. Orgasmo

Il pensiero comune tende a identificare l’orgasmo con l’eiaculazione, ma la realtà è un po’ diversa: si tratta infatti di due processi fisiologici a sé, e talvolta difficili da distinguere.

Nonostante le innumerevoli ricerche, alla stessa letteratura scientifica sfuggono molti dei meccanismi che caratterizzano questi fenomeni; ciò che si sa con certezza è che l’orgasmo consiste in un picco transitorio di intensissimo piacere, associato a determinati cambiamenti fisici.

La regolare eiaculazione, detta anterograda, avviene in due fasi: emissione ed espulsione. La prima si verifica quando il seme raggiunge il culmine dell’uretra, depositandovisi in attesa di essere espulso.

Da questo momento, l’eiaculazione vera e propria diventa inevitabile: con una serie di rapide contrazioni e movimenti del bacino, lo sperma fuoriesce dando di fatto inizio all’ultima delle quattro fasi, ovvero la risoluzione.

È importante ricordare come non sempre l’orgasmo sia accompagnato da un’eiaculazione. Il cosiddetto orgasmo secco, è un fenomeno che, sporadicamente, può colpire qualunque uomo senza destare particolari preoccupazioni.

Succede, per esempio, quando si sono verificate molte eiaculazioni in un breve lasso di tempo, senza concedere ai testicoli il periodo necessario per produrre nuovo sperma. Qualora il fenomeno si verifichi di frequente, è comunque consigliabile consultare uno specialista, per individuare eventuali patologie e soluzioni da adottare.

4. Risoluzione

Avvenuto l’orgasmo, i muscoli del corpo appaiono via via meno tesi, generando un’intensa sensazione di relax generale; lo dimostra anche il fatto che spesso gli uomini, proprio in questa fase, si addormentano con molta facilità.

Quanto al pene, l’erezione inizia a perdere forza immediatamente dopo l’orgasmo, tanto da diminuire, in pochi istanti, di circa il 50%. Un meccanismo che continuerà nei minuti successivi, fino a riportare l’organo sessuale al suo normale stato di riposo.

Periodo refrattario

Ha così inizio il cosiddetto periodo refrattario, ovvero lo stadio in cui l’organismo si riposa per poi riprendere gradualmente forza. Al termine di questa fase, sarà possibile avere una nuova erezione e un nuovo rapporto.

Chiaramente, risoluzione e periodo refrattario variano da uomo a uomo: fattori fisici, genetici e legati all’età, per esempio, possono allungare o accorciare di molto la loro durata, condizionando la sfera sessuale.

Se a un adolescente basta una decina di minuti per recuperare le energie necessarie all’erezione, un uomo adulto potrebbe richiedere ore; numeri totalmente soggettivi e condizionati da una serie di circostanze.

Cos’è e come avere un orgasmo prostatico

L’orgasmo prostatico si raggiunge per via anale, con la stimolazione della ghiandola prostatica: questo può avvenire con il partner – tramite penetrazione -, con la masturbazione o con l’aiuto di appositi vibratori.

Secondo gli esperti, questo tipo di orgasmo sarebbe di gran lunga più duraturo e piacevole di quello tradizionale, innescando meccanismi ancora sconosciuti nel cervello.

Orgasmi maschili multipli: sono possibili?

Quando si parla di orgasmo multiplo, si pensa in genere a quello femminile, nella convinzione che per gli uomini sia un avvenimento impossibile; ipotesi non troppo lontana dalla realtà, vista la durata fisiologica del periodo refrattario, che nella maggior parte dei casi inibisce un’immediata nuova erezione.

Tuttavia, sostenere che l’orgasmo maschile non si possa raggiungere più volte consecutivamente è solo in parte vero: da un punto di vista fisiologico, accorciare i tempi di ripresa dopo un rapporto è possibile e può senza dubbio accadere, seppur raramente.

Un interessante studio sulla sessualità maschile ha dimostrato come meno del 10% dei ventenni possa definirsi multiorgasmico; una percentuale che si abbassa ulteriormente dopo i trent’anni, attestandosi sul 7%.

Tipi di orgasmi multipli

Gli orgasmi multipli maschili sono essenzialmente di 2 tipi:

  • Sporadici: quando più orgasmi avvengono a diversi minuti di distanza l’uno dall’altro.
  • Condensati: quando più orgasmi si verificano in sequenza, in un intervallo di tempo che va da pochi secondi a 2 minuti.

In entrambi i casi, gli orgasmi multipli sono del tutto simili a quelli singoli e non sembrano avere differenze sostanziali, almeno nella percezione del piacere.

Come facilitare gli orgasmi multipli

Come detto, la maggior parte degli uomini non ha orgasmi multipli, ma esistono alcune variabili che possono facilitarne il raggiungimento:

  • Esercitarsi ad avere orgasmi senza eiaculazione: in questo può essere utile la cosiddetta semen retention
  • Avere più partner sessuali: cambiare spesso partner contribuisce a stimolare la fantasia e mantenere vivo l’interesse per il rapporto sessuale. Questo può senza dubbio favorire una maggior eccitazione e l’ottenimento di erezioni e orgasmi in rapida successione.
  • Utilizzare sex toy che migliorino la stimolazione tattile: allenare i genitali a modulare il piacere è fondamentale per ottenere orgasmi multipli. Questo può essere fatto, oltre che con la masturbazione, anche con l’aiuto di sex toy adatti a questo scopo, come i cosiddetti masturbatori.

Disfunzioni sessuali che impediscono l’orgasmo

Come abbiamo già accennato, il testosterone sta alla base della sessualità maschile ed è un elemento imprescindibile per raggiungere il giusto grado di eccitazione e dunque l’orgasmo.

Molte delle ragioni che possono rendere difficoltosa l’erezione, ad esempio, sono legate a bassi livelli di questo ormone.

Tuttavia, per avere un’erezione è necessario che più elementi agiscano in sincronia: sistema nervoso, vasi sanguigni, ormoni, muscoli e componente psicologica hanno egual importanza nella preparazione al rapporto e al successivo orgasmo.

Ricondurre le disfunzioni sessuali a una carenza di testosterone è pertanto riduttivo: i fattori che possono influire negativamente sull’intimità di un uomo sono molteplici e vale la pena di analizzarli più da vicino.

Cause che possono impedire l’orgasmo

Le ragioni delle disfunzioni sessuali maschili possono essere:

Fisiche

Non solo bassi livelli di testosterone, ma anche patologie vascolari, cardiache, neurogene e legate al diabete; questi, nella maggior parte dei casi, sono i principali indiziati di un problema sessuale.

Per fare un esempio, la disfunzione erettile può trarre origine sia da un danno vascolare che da bassi livelli di testosterone, così come la mancanza di desiderio, strettamente legata all’ipogonadismo.

Difficoltà che si manifestano in particolare con l’avanzare degli anni, ma che possono colpire anche in età giovanile, arrecando disagi fisici e psicologici. Un numero significativo di uomini al di sotto dei 40 anni si trova, prima o poi, ad affrontare una disfunzione erettile: tutte le ricerche hanno dimostrato come, nel 15-72% dei casi, le ragioni siano di tipo organico, ovvero legate a un problema di salute.

La Malattia di Peyronie – che inibisce l’erezione provocando il cosiddetto pene curvo -, il diabete mellito, l’obesità e l’ipertensione, solo per citarne alcuni.

Va inoltre considerato come l’assunzione di determinati farmaci possa talvolta compromettere le funzioni sessuali; in particolare, fare uso di antidepressivi, antiepilettici e neurolettici ha spesso effetti negativi sull’erezione e sull’orgasmo.

Psicologiche

La disfunzione erettile psicologica affonda le radici in un’ampissima varietà di cause. In primo luogo l’ansia e lo stress del quotidiano, con problemi che spesso finiscono per occupare la totalità dei nostri pensieri, impedendoci di vivere serenamente il rapporto col sesso.

Una situazione molto diffusa tra chi soffre di disturbo da stress post-traumatico: aver vissuto o assistito a un grave trauma può comportare una serie di conseguenze psicologiche, tra cui, come detto, l’incapacità di avere un’erezione e raggiungere l’orgasmo.

Lo stesso vale per chi soffre di depressione, della cosiddetta ansia da prestazione e di scarsa autostima: sentirsi inadeguati, non piacersi fisicamente o avere poca fiducia in se stessi – spesso senza valide motivazioni – rischia di essere deleterio per la vita di coppia, portando a una sessualità poco soddisfacente.

C’è infine un problema poco conosciuto, ma che va prendendo sempre più piede, in particolare tra i giovani: la facilità con cui reperire materiale pornografico online genera talvolta una vera e propria dipendenza da porno.

Si tratta di una patologia che mina le funzionalità psicofisiche di chi ne soffre, favorendo disfunzione erettile e anorgasmia.

Uno studio del 2021 ha messo in luce le ripercussioni del Covid-19 sulla salute maschile e sulle disfunzioni erettili.

Secondo gli scienziati l’epidemia avrebbe influito negativamente sia da un punto di vista mentale che fisico: in prima istanza, il timore di trasmettere e contrarre il virus ha creato una barriera psicologica, quindi gli effetti stessi della malattia – problemi polmonari e cardiovascolari – si sono dimostrati deleteri per il raggiungimento dell’orgasmo e, in generale, per la corretta funzionalità sessuale.

Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è la disfunzione sessuale più diffusa: secondo l’International Journal of Impotence Research rappresenterebbe addirittura il 30% dei disturbi della sfera intima maschile.

Nel 1970 Masters and Johnson definirono questa condizione come l’incapacità di ritardare l’eiaculazione abbastanza a lungo per consentire al partner di raggiungere l’orgasmo. Una definizione che non teneva conto delle variabili coinvolte, tra cui le tempistiche e la propensione del partner stesso ad avere un orgasmo.

Come riconoscerla?

Proprio per la complessità del problema, gli esperti non sono ancora riusciti a farne una diagnosi univoca, indicandone con precisione tutte le caratteristiche.

Attualmente, l’eiaculazione precoce è descritta come l’impossibilità di controllare volontariamente l’eiaculazione. Una disfunzione molto soggettiva, da valutare anche in base alle esigenze personali dell’uomo e dell’eventuale partner.

Se il problema compare sin dall’inizio dell’attività sessuale, viene definito eiaculazione precoce primaria; si parla invece di eiaculazione precoce secondaria quando insorge più in là nel tempo.

Cause e fattori scatenanti

Le cause che determinano l’eiaculazione precoce possono essere di due tipi:

  • Psicologiche: la maggior parte dei casi di eiaculazione precoce nasce da motivazioni strettamente psicologiche. Lo stress è senza dubbio un fattore decisivo, così come l’ansia e la stanchezza, sia fisica che mentale. Un’ulteriore causa può risiedere nel cattivo rapporto con la partner: la mancanza di affiatamento e complicità, così come la scarsa fiducia nella compagna, possono mettere a rischio il controllo dell’eiaculazione, quando non l’orgasmo stesso.
  • Fisiche: le cause di tipo fisico sono certamente più rare e influiscono sul controllo dell’eiaculazione in percentuali decisamente minori. Tuttavia, esistono condizioni che possono favorire il problema: la prostatite e l’ipertiroidismo, per esempio.

Cure per l’eiaculzione precoce

La cura di questa problematica passa necessariamente da un percorso terapeutico di tipo psicologico. Spesso i medici consigliano sedute di coppia, per affrontare possibili difficoltà di comprensione e comunicazione tra partner. Per quanto riguarda invece eventuali patologie in corso, è indispensabile ricorrere a un trattamento farmacologico.

In ogni caso, consultare uno specialista è il primo e fondamentale passo per capire la natura del problema e stabilire la cura più adatta.

Conclusione

L’orgasmo, sia maschile che femminile, rappresenta l’apice del piacere sessuale e si verifica grazie a una serie di input tanto fisici quanto psicologici.

Il testosterone ha un ruolo fondamentale in questo processo, così come il sistema nervoso e il flusso sanguigno. In entrambi i casi, questo evento si snoda in 4 fasi ben distinte: l’eccitazione, in cui il desiderio – supportato da ormoni e funzionalità psicofisiche – consente l’erezione, il plateau, ovvero la preparazione all’orgasmo, l’orgasmo stesso e la risoluzione.

Cioè che distingue l’orgasmo maschile da quello femminile è senza dubbio la finalità riproduttiva, che nelle donne è andata persa con l’evoluzione. Eiaculando, il pene emette liquido seminale tramite una serie di veloci contrazioni, al termine delle quali l’erezione perde progressivamente vigore, trasmettendo un’intensa sensazione di relax.

Nel cosiddetto periodo refrattario, che può durare pochi minuti od ore – in base all’età e allo stato fisico di un uomo – il corpo recupera le forze e la completa funzionalità.

Le problematiche legate all’orgasmo possono dipendere da una serie di disfunzioni sessuali: l’incapacità di avere o mantenere un’erezione, per esempio, così come l’eiaculazione precoce o la mancata eiaculazione.

Oltre a questo, esistono ragioni strettamente psicologiche che possono minare la funzionalità sessuale e il conseguimento del piacere. In tutti questi casi, è necessario ricorrere a terapie mediche o psicologiche, per recuperare la piena soddisfazione intima.

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