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Pene Di 18 Cm: È Normale, Grande O Piccolo?
Sopra la media e molto ambito. Scopri tutti i segreti del pene taglia L!
- DI Giulia S.
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Grande, piccolo o nella media? Ognuno ha i suoi gusti e di peni in circolazione ce ne sono davvero tantissimi: dalle taglie S alle taglie XL, passando per membri dritti, storti, grossi o sottili, il vasto campionario non esclude proprio nessuno. Una curiosità? In tutto il mondo non esistono due uomini con il pene uguale!
Esiste però qualcosa che li accomuna tutti, vale a dire l’ansia di non essere all’altezza: il timore di avere un pene troppo piccolo e non offrire performance memorabili è assai diffuso tra i maschi di tutte le età e, nella maggior parte dei casi, completamente infondato. Una preoccupazione, quella per le misure, che non dovrebbe toccare chi ha un pene di 18 cm: ti basterà guardarlo per capire che, quanto a lunghezza, non hai niente da invidiare a nessuno.
Ma le dimensioni abbondanti sono garanzia di successo? Quali sono le posizioni migliori? E da cosa dipende la grandezza dei genitali? Abbiamo risposto per te a queste e altre domande.
Quanto è comune in Italia? Quanto è grande rispetto alla media?
Se hai un minimo di esperienza nel sesso, avrai già constatato come un pene di 18 cm sia sopra la media. Parlando di misure italiane, World Data ha certificato che la lunghezza media del pene nel nostro paese corrisponde a 15,35 cm: un calcolo fatto in base a dati raccolti tra uomini adulti e completamente sviluppati. Il picco di crescita dei genitali esterni maschili avviene di norma tra i 12 e i 16 anni, proprio al culmine della pubertà. Ciononostante, il pene può continuare a crescere fino ai 21 anni, ragion per cui bisogna attendere questa età per avere una misura definitiva.
Tornando ai numeri, l’Italia si piazza al diciannovesimo posto della classifica mondiale, con lunghezze molto simili a quelle di stati come il Chad e la Repubblica Centrafricana. Un pene di 18 cm supera di 3 cm la media nazionale: una misura non comunissima, se pensiamo che 2/3 degli uomini italiani hanno un membro tra i 13 e i 17 cm. Dando uno sguardo oltre i nostri confini, puoi vantare quasi 5 cm in più rispetto ai 13,58 cm della media globale.
Quali sono gli elementi che influenzano la crescita del pene?
La crescita del pene comincia al momento della nascita e prosegue regolare fino alla pubertà; intorno agli 11 anni inizia il processo che porterà i genitali maschili ad assumere, a vent’anni circa, le loro sembianze definitive. Un picco di crescita accompagnato dal cambiamento del timbro della voce e da un forte aumento dell’altezza.
Ma da cosa dipende la misura del pene? E quali fattori possono influenzarla?
Genetica
Il DNA è il primo fattore determinante nella crescita del pene. Mentre il cromosoma Y definisce il sesso maschile di un individuo, potrebbe essere proprio il cromosoma X – ereditato dalla madre – a influenzare le dimensioni del pene; questo cromosoma contiene all’incirca 900 geni, ovvero il 5% del DNA totale di una cellula.
Ormoni
Il testosterone influisce sullo sviluppo del pene durante tutta la pubertà, definendone lunghezza e circonferenza. Vi è però un’altra tipologia di ormoni, non prodotta dal corpo umano, che può ridurre la crescita dei genitali; i cosiddetti estrogeni ambientali si trovano spesso nella plastica, nei prodotti per la cura del corpo, nei cosmetici, negli insetticidi e persino nel cibo, soprattutto quello di origine animale. Una volta penetrati nel nostro organismo, questi ormoni possono bloccare o rallentare significativamente la crescita del pene, nonché provocare impotenza e infertilità.
Alimentazione
Non solo l’alimentazione può interferire con la crescita del pene attraverso gli estrogeni ambientali, ma anche sotto forma di malnutrizione. Questo avviene in particolare con l’adolescenza, quando un apporto scorretto di nutrienti può dar luogo alla cosiddetta pubertà ritardata, ripercuotendosi negativamente sullo sviluppo del pene. Ecco perché non è raro che uomini in sovrappeso fin dalla tenera età abbiano un membro più piccolo della media.
Le donne e gli uomini trovano un pene di 18 cm grande o nella norma?
Come abbiamo visto, non sono in molti a vantare un pene al di sopra dei 17 cm; qualsiasi donna o uomo che abbia avuto più d’una relazione sa come un membro di 18 cm non sia affatto comune. Questo malgrado l’abitudine al porno abbia distorto sensibilmente la nostra percezione, spingendoci a credere che peni molto grandi rientrino nella normalità e che peni nella media siano invece piccoli.
Forse questo ti stupirà, ma non tutti i pornoattori sono dotati come sembra! Pur avendo membri sopra la media, inquadrature e trucchi cinematografici regalano loro qualche centimetro in più; ecco perché usarli come parametro di lunghezza alimenta complessi che non hanno motivo di esistere.
Un pene di 18 cm è un vantaggio a letto? È sempre piacevole o può essere doloroso?
Un pene bello grosso rappresenta un vantaggio a livello psicologico: le chiacchiere da bar e il largo uso del porno hanno contribuito a diffondere questo falso mito, illudendo uomini ben dotati di avere tra le gambe un infallibile strumento di piacere. Non sorprende come, nell’immaginario collettivo, le misure XL siano sinonimo di potenza e virilità, mentre un pene sotto la media diventi quasi una vergogna. Fortunatamente le cose non stanno così! Avere un membro particolarmente lungo non è garanzia di buon sesso, così come averlo corto non significa essere inadatto a soddisfare una donna.
La differenza tra un bravo e un cattivo amante risiede nella capacità di assecondare i desideri della partner e nel percepire le sue reazioni; muoversi nel modo e nei tempi giusti, conoscere le zone erogene e soprattutto avere un’ottima erezione è molto più importante che sfoderare un pene extra-large! D’altro canto, se usati come si deve, quei centimetri in più possono dare un maggior senso di pienezza, sollecitando più facilmente le pareti vaginali.
A tal proposito, pare che il 90% delle donne attribuisca molta più importanza alla circonferenza, piuttosto che alla lunghezza del pene; pensaci, la prossima volta che avrai la tentazione di andare quanto più a fondo possibile!
Sesso e dolore: è davvero colpa del pene grosso?
Il sesso doloroso è un problema comune a moltissime donne e si rifà a cause di varia natura; difficilmente la grandezza del pene è una di queste. Tra le prime ragioni di fastidio c’è senza dubbio la secchezza vaginale: perché il rapporto fili via liscio e senza intoppi è infatti necessario che la vagina sia ben lubrificata, pronta ad accogliere un membro di qualsiasi grandezza. Quando non avviene spontaneamente, è possibile ricorrere a creme e appositi gel, che cancellano al volo qualsiasi disagio.
Ecco spiegata l’importanza dei preliminari: stimolare la donna con baci, carezze e sesso orale è la prima regola per raggiungere un giusto grado di lubrificazione. Insomma, tutto ciò che serve a farla eccitare è benvenuto, compreso uno dei moltissimi sex toy sul mercato! Vibratori e succhia clitoride sono perfetti anche in coppia e si prestano a giochi e fantasie di ogni tipo. Perché non provarli subito?
Anche se la vagina è assai elastica e aumenta in lunghezza durante il rapporto, un pene di 18 cm potrebbe colpire la cervice, provocando dolore alla partner. A onor del vero, c’è chi ama questa sensazione, tanto da avere dei veri e propri orgasmi cervicali: già nel 1993 un’indagine mise in luce come 1/3 delle donne trovasse efficace la stimolazione della cervice nel raggiungimento dell’orgasmo. Tuttavia, se la tua partner prova fastidio, sii delicato ed evita di affondare il pene in tutta la sua lunghezza.
Quali sono le migliori posizioni sessuali con un pene di 18 cm?
Avere un pene sopra la media ha i suoi pro, ma anche qualche contro. Tra questi, l’eventualità che possa far male alla donna, andando a toccare la cervice. Ecco perché è importante scegliere la posizione giusta, anche in base alle vostre esigenze di coppia. Se la partner ama la penetrazione profondissima, via libera a tutte le varianti del Kamasutra: sopra, sotto, davanti o dietro, niente potrà mettere freni alla vostra voglia di sperimentare.
Se però temete di incorrere in qualche dolore, meglio optare per posizioni adatte a un pene XL, più caute ma non per questo meno piacevoli! Di norma, si tende a prediligere le tecniche con la donna sopra, così che possa controllare la profondità del pene. Ecco qualche idea:
1. Cucchiaio a gambe allargate
Una variante del più classico cucchiaio, con l’uomo che penetra la partner da dietro, sdraiati entrambi su un fianco. Questa tecnica si addice in particolare ai peni lunghi, poiché evita la penetrazione profonda, senza togliere nulla all’intimità. Allargando le gambe, la donna espone completamente il clitoride, lasciando che il compagno lo accarezzi durante il sesso, magari con un vibratore da dito. Una mossa vincente, per orgasmi da urlo!
2. Pecorina in piedi o posizione dell’agguato
Una posizione non per tutti e sconsigliata ai peni piccoli. Entrambi i partner stanno in piedi, con la donna davanti e l’uomo che la penetra alle spalle, tenendola per i fianchi. Da evitare se l’altezza impedisce un “incastro” agevole e se le misure non consentono la penetrazione; a differenza della classica pecorina in ginocchio, in cui il pene ha pieno accesso alla vagina, la posizione e l’angolatura della vulva rendono il tutto un po’ meno agevole. Per una serata più hot del solito, provatela sotto la doccia. Il successo è assicurato!
3. Culla
L’uomo si siede con le gambe allargate, mentre la partner, sopra di lui, fa leva sulle sue ginocchia per gestire movimenti e penetrazione. Una posizione intima e romantica, che favorisce il contatto visivo, con baci e carezze sulle zone erogene; la stimolazione dei punti più sensibili è importantissima per raggiungere l’orgasmo e renderla agevole non fa che aumentare il piacere di entrambi! Da provare anche poggiando le gambe sulle spalle di lui o avvolgendole intorno al busto. Un’idea che lascia un po’ meno spazio al movimento, ma comunque sexy e appagante, per le coppie che amano sperimentare.
4. Forbice
Questa posizione non compare nel classico Kamasutra, ma rimane comunque molto popolare, anche nel sesso anale. In caso di pene grosso, suggeriamo la variante a gambe chiuse, piacevole per l’uomo – che struscia il membro tra le cosce della partner -, e per la partner stessa, che può modulare a suo gusto la penetrazione. Come funziona? Semplice: la donna sta supina lasciando che la vulva sporga dal letto, mentre il compagno la penetra rimanendo in piedi o inginocchiato.
Conclusione
Avere un pene di 18 cm è tutt’altro che comune. Si stima infatti che solo 1/3 della popolazione maschile italiana stia sotto i 13 cm e sopra i 17. Attenzione però: essere quasi una rarità non conferisce superpoteri o maggiori abilità sessuali! La bravura a letto va conquistata con pratica, ingegno e un po’ di dedizione.
Come? Riservando tempo ai preliminari, mettendo da parte l’egoismo e assicurandoti che la tua compagna sia sempre appagata, anche con l’aiuto della tecnologia: sex toy e lubrificanti sono preziosi alleati per rendere il sesso più confortevole ed eccitante. Perché non approfittarne? E se fa male, niente paura, con un po’ di delicatezza e le posizioni giuste, l’unica cosa che provocherai alla partner sarà un orgasmo coi fiocchi.
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- Worlddata.info – Average penis size by country: worldwide comparison
https://www.worlddata.info/average-penissize.php - Analia Tomova et Al. (2010). Growth and development of male external genitalia: a cross-sectional study of 6200 males aged 0 to 19 years
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